SOS clima, gli investimenti ESG come opportunità di valore a lungo termine

Esistono diverse ragioni per cui gli investimenti sostenibili possono generare rendimenti attraenti. Innanzitutto, le imprese che adottano pratiche sostenibili possono trarre vantaggio da efficienze operative, riduzione dei costi energetici e ottimizzazione delle risorse. Ciò può tradursi in una maggiore produttività e competitività, che a sua volta può influire positivamente sul rendimento finanziario. “La maggior parte delle tecnologie e soluzioni green non solo sono già disponibili sul mercato ma stanno superando l’inflection point oltre il quale cominciano a beneficiare di economie di scala e riduzione dei costi”, ricorda Didier Rabattu, head of equities Lombard Odier Investment Managers. “In base alle nostre stime - prosegue - nei prossimi 15 anni saranno impiegati circa 37.000 miliardi di dollari di Capex a livello globale nel processo di transizione energetica. Per noi questo è il punto di partenza: se si percorre l'intero ciclo del Capex atteso per rendere più ecologica l'offerta verso l'elettrificazione o la domanda per la trasformazione dei sistemi alimentari, si può individuare il punto di flessione in termini di ricavi e profitti”. Secondo l’esperto, “non è però solo una questione di numeri: occorre assicurarsi che nel tempo le scelte aziendali in tema di sostenibilità siano corrette. Sicuramente il settore dell’asset management, attraverso l’attività di engagement, può influenzare i Capex nella giusta direzione. Il supporto che arriva dai Regulators è senza precedenti: si pensi all'Inflation Reduction Act (IRA) negli Usa e il piano REPowerEU del Green Deal in Europa o ancora gli investimenti statali per l'elettrificazione in Cina”.

La contrapposizione tra rendimenti e obiettivi di sostenibilità nei fondi dovrebbe essere un concetto superato. Quali sono le caratteristiche che un fondo sostenibile deve avere affinché sia selezionato, alla ricerca del possibile miglior ‘green-alpha’?  “Il punto di partenza, anche nel caso di fondi che puntano sulla sostenibilità, è l’obiettivo finanziario”, risponde Daniele Fontanili, head of Generali Multi Manager Solutions, Generali Investments. Per Fontanili “vi deve essere coerenza nella generazione di performance, in termini assoluti e relativi. È vero che in alcuni casi i fondi sostenibili ottengono risultati migliori rispetto ai loro benchmark, ma in altri no. Nel nostro processo di selezione adottiamo quindi un approccio standard, che combina l’analisi di elementi finanziari e aspetti legati alla sostenibilità. Il nostro approccio al Net Zero è globale, facendo anche parte della Net-Zero Asset Owner Alliance. Penso che quando dalla teoria si passerà alla pratica, molti investitori applicheranno la decarbonizzazione all'intero portafoglio e i fondi ne faranno parte. Ci saranno allora più opportunità di misurare il cosiddetto ‘green alpha’. Speriamo che in futuro diventi un concetto più mainstream, ma per il momento ritengo che per quanto riguarda gli investimenti occorra una combinazione tra analisi di performance e sostenibilità”.

“Per quanto riguarda i fondi con un mandato dichiaratamente sostenibile o che investono nel clima dobbiamo misurare la consistenza dell’alfa, ma anche il raggiungimento dei singoli obiettivi di sostenibilità”, spiega invece Gaia Resnati, multi-manager team analyst di Eurizon. “La misurazione di tali target - aggiunge - è molto rilevante e non semplice. Non è possibile applicare gli stessi criteri a tutti i fondi, ma occorre un lavoro mirato per ogni strumento, per misurare il raggiungimento dei diversi obiettivi ESG. È un aspetto molto rilevante per noi”. Inoltre Eurizon “è firmataria della Net Zero AM Initiative e per questo ha iniziato a definire i propri obiettivi di decarbonizzazione del portafoglio. Per il momento riguarda solo investimenti diretti, azionari e societari, ma si potrebbe decidere di estendere l’analisi anche ai fondi. E se così fosse, una due diligence sul singolo fondo sarebbe significativa per misurare anche i loro obiettivi di Net Zero”, evidenzia Resnati. L’iniziativa prevede degli obiettivi finalizzati a raggiungere, entro il 2050, la neutralità delle emissioni nette di gas serra dei patrimoni gestiti dalle società di investimento.

Gli investimenti sostenibili offrono la possibilità di generare un impatto positivo sul pianeta e sulla società, senza dover rinunciare a rendimenti finanziari competitivi. “Crediamo che la performance finanziaria e le preferenze di sostenibilità siano due obiettivi che debbano coesistere in portafogli sostenibili”, conferma a riguardo Enrico Pellicciari, portfolio manager, Optima SIM. “Pertanto, il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità non deve avvenire a detrimento della performance finanziaria dei portafogli”, continua l’esperto. “Con questo presupposto, riteniamo che la costruzione di portafogli ESG e la scelta delle strategie dei fondi debbano prevedere due livelli di analisi distinti: il primo focalizzato sullo studio delle caratteristiche di sostenibilità dei fondi e il secondo sulle performance finanziarie. Nella prima parte dell'analisi, riteniamo meglio posizionati i fondi con framework di sostenibilità dalle caratteristiche chiare e solide. Date le dinamiche normative in continua evoluzione, è molto importante che gli asset manager siano proattivi e trasparenti nella comunicazione con i fund buyers riguardo ad eventuali cambiamenti al processo di investimento”, sottolinea Pellicciari, ricordando che “in tal senso, l’attività di monitoraggio ed analisi dei fondi terzi è sicuramente sfidante ma altrettanto cruciale. In quanto gestori di portafogli, abbiamo infatti la responsabilità di presidiare tempo per tempo la coerenza tra quanto dichiarato dal fondo e la sua effettiva allocazione nel tempo, con particolare attenzione alle tematiche ambientali. Per quanto riguarda l'analisi finanziaria, l'ampia offerta di strategie ESG degli ultimi anni ha ampliato considerevolmente il nostro universo di investimento. Avere un campione più ampio di prodotti da selezionare è estremamente importante perché consente di confrontare e scegliere le migliori strategie utilizzando metriche finanziarie tra peer group comparabili. In sintesi, per conciliare il duplice obiettivo di sostenibilità e performance finanziaria, cerchiamo asset manager con framework di sostenibilità chiari e trasparenti, performance finanziarie solide e caratteristiche distintive nella ricerca dell'alfa”.