Ubs ha acquistato la concorrente Credit Suisse per 3,25 miliardi di dollari

Svizzera, bandiera
Ronnie Schmutz (Unsplash)

Dopo un fine settimana di intense trattative, UBS ha accettato di acquistare la rivale Credit Suisse per 3,25 miliardi di dollari. Il prezzo è la metà di quanto valeva la banca alla chiusura delle contrattazioni di venerdì, ma è superiore alle due offerte che la banca aveva fatto in precedenza (1 e 2 miliardi di dollari), secondo il Financial Times. "Secondo i termini dell'accordo di fusione, tutti gli azionisti del Credit Suisse riceveranno un'azione UBS per 22,48 azioni Credit Suisse", ha dichiarato la banca acquisita.

Si tratta di una soluzione sostenuta dal governo, che garantisce le condizioni quadro per il suo successo", ha dichiarato il presidente svizzero Alain Berset, ed è stata realizzata senza l'approvazione degli azionisti a causa "dell'urgenza sancita dal Consiglio federale svizzero", citando il forte impatto del settore finanziario sull'economia svizzera.

Secondo lo stesso Credit Suisse, la fusione dovrebbe essere completata entro la fine di quest'anno. Nel frattempo, "Credit Suisse continuerà a operare nel corso delle sue attività ordinarie e ad attuare le sue misure di ristrutturazione in collaborazione con UBS".

Come si è arrivati a questo punto?

La miccia del Credit Suisse non è stata accesa dal fallimento della banca americana, ma dal rifiuto di uno dei suoi maggiori azionisti di continuare a iniettare denaro nella banca. "Le cadute arrivano dopo che il presidente della Saudi National Bank Ammar Alkhudairy, che l'anno scorso ha acquistato una partecipazione del 10% nel Credit Suisse, ha escluso di fornire alla banca ulteriore assistenza finanziaria", ha dichiarato all'epoca A&G.

Queste dichiarazioni sono arrivate dopo che il Credit Suisse ha rivelato che il suo revisore, PwC, ha individuato "debolezze materiali" nei suoi controlli di rendicontazione finanziaria. I credit default swap (CDS) a un anno del Credit Suisse, che indicano la propensione al ribasso degli investitori, sono saliti mercoledì a 800 punti base dai 250 punti base di inizio mese. La banca, inoltre, era da tempo fonte di dubbi per gli investitori, come dimostra il fatto che ha perso il 70% del suo valore dall'inizio del 2022.

Cosa cambia per il wealth e l'asset management

Come si evince dalla documentazione rilasciata da UBS subito dopo la call con gli azionisti, nel campo del risparmio gestito, le masse in gestione da UBS AM passano da 1,1 mila miliardi a 1,5 mila miliardi, scalando la classifica degli asset manager europei, dalla quinta alla terza posizione, (mentre a livello globale dalla diciannovesima posizione all'undicesima). Come asset sinergici vengono indicati gli alternativi, i tematici e gli indicizzati.

Per quanto riguarda invece il Global Wealth Management, come si vede nella slide qui sopra, si passa da masse pari a 2,8 mila miliardi di dollari a 3,4 mila miliardi, facendo toccare il numero di asset totali investiti a sfiorare la quota dei 5 mila miliardi.