Un ETF per ogni stagione

Il successo degli Exchange traded funds non sembra volersi arrestare. Gli ETF, infatti, sono costantemente più presenti nei portafogli degli investitori, sia privati che istituzionali, e vengono sempre più utilizzati come strumento per posizioni di breve periodo, perciò i rendimenti seguono fedelmente quello che viene definito come il sentiment di mercato. Essendo strumenti puramente passivi, i replicanti riflettono nei loro movimenti l’evoluzione dei mercati, senza che la performance venga distorta dalle scelte (buone o cattive) di un gestore attivo. 

Gli ultimi due anni hanno segnato un’importante crescita in termini di raccolta e di patrimonio gestito dai replicanti in Europa, il che sembra suggerire che l’industria del Vecchio continente sia entrata in una fase di forte crescita, probabilmente aiutata dalla sempre maggior consapevolezza degli investitori riguardo ai benefici di un’esposizione passiva a basso costo. L’anno scorso, in particolare, è stato il miglior anno di sempre per i fondi passivi quotati in Europa, con 70,8 miliardi di euro di flussi netti in entrata e un patrimonio in gestione al 31 dicembre di 468 miliardi, il massimo mai raggiunto.

Senza dimenticare che un’ulteriore spinta a inserire una maggiore quota di replicanti nelle gestioni di portafoglio o negli altri prodotti destinati alla clientela privata potrà venire dalla direttiva MiFID II, che regolamenta in maniera più puntuale l’attività di consulenza e la trasparenza sui costi a carico del cliente. 

Nome ETF AUM a fine gennaio 2016 Flussi netti a 1 anno Flussi netti a 3 anni
iShares Core S&P 500 11.314.893.107 1.338.011.152 7.826.338.359
iShares Core DAX® (DE) 8.909.427.992 -156.318.791 -8.226.079.659
iShares S&P 500 Dist 8.038.832.390 -3.556.112.891 -5.606.432.132
Lyxor Euro Stoxx 50 DR ETF D-EUR A/I 7.717.544.827 2.173.025.652 2.803.763.032
iShares EURO STOXX 50 Dist 6.128.177.621 717.130.659 448.167.373
iShares Core Euro Corporate Bond 6.095.347.331 859.212.203 3.770.326.845
iShares STOXX Europe 600 (DE) 5.775.119.603 2.204.656.716 3.331.793.240
iShares MSCI Europe Dist 5.614.945.987 1.806.496.102 3.452.801.007
db x-trackers Euro Stoxx 50 (DR) 1C 5.354.323.188 2.336.106.308 n.d.
db x-trackers Euro Stoxx 50 (DR) 1D 5.354.323.188 2.336.106.308 n.d.
iShares MSCI World Dist 5.166.061.216 -1.642.101.334 -727.071.365
iShares Core MSCI World 5.105.968.826 2.871.727.721 4.492.798.280
db x-trackers DAX (DR) 1C 4.948.038.093 2.060.048.360 -2.858.500.062
iShares Core FTSE 100 Dist 4.738.556.139 40.960.150 -409.032.153
iShares Euro Corporate Bond Large Cap 3.845.177.401 -921.936.072 336.733.876
iShares Euro High Yield Corporate Bond 3.770.052.166 895.586.075 1.802.806.532
iShares JP Morgan $ Emerging Mkts Bd 3.585.237.935 233.657.947 1.128.993.986
iShares $ Corporate Bond 3.455.784.962 1.079.770.559 1.850.014.037
ETFS Physical Gold 3.407.977.499 -792.449.841 -1.834.464.405
iShares MSCI Japan EUR Hedged 3.005.029.784 -819.468.493 1.557.790.668

Sempre più “big” quotati a Milano

Borsa Italiana è da sempre una delle piazze più dinamiche per quanto riguarda gli scambi e i lanci di ETF. Il segmento ETFPlus ha segnato nel 2015 il nuovo massimo storico dei controvalori scambiati, 104 miliardi, il 41,5% in più rispetto all’anno precedente, mentre i flussi netti complessivi hanno raggiunto i 10,4 miliardi, con un incremento del 23%. Secondo i dati Morningstar, a fine gennaio 2016 il segmento dedicato ai replicanti (ETFPlus) conta 1.042 fondi quotati, i quali gestiscono complessivamente oltre 340 miliardi di euro. Di questi, 77 ETF superano il miliardo di euro di asset, mentre 20 fondi hanno una taglia superiore ai tre miliardi.

Dando uno sguardo alla tabella, si nota come negli ultimi tre anni ci siano stati importanti cambiamenti a livello di patrimonio per diversi replicanti. Un effetto dovuto in parte ai movimenti di mercato e in parte ai flussi di raccolta (per avere un’idea dell’incidenza di queste due componenti basta sottrarre i flussi netti alla differenza tra gli asset under management nel periodo considerato). Ad esempio, quello che è attualmente l’ETF più grande tra quelli quotati a Milano, l’iShares Core S&P 500, ha moltiplicato quasi per 20 il suo patrimonio negli ultimi tre anni, da 577 milioni a 11,3 miliardi, raccogliendo nello stesso periodo 7,8 miliardi. Inversamente, il secondo classificato, l’iShares Core DAX, ha visto i suoi asset scendere da 13,7 a 8,9 miliardi nello stesso periodo, segnando ben 8,2 miliardi di riscatti netti.

I 15 ETF QUOTATI SU BORSA ITALIANA CHE HANNO RACCOLTO DI PIÙ NELL'ULTIMO ANNO
Dati in euro al 31 gennaio 2016. Fonte: Morningstar Direct

Nome ETF Spese di gestione % Flussi a un anno
iShares Core MSCI World 0,2 2.872
db x-trackers Euro Stoxx 50 (DR) 1C 0,01 2.336
db x-trackers Euro Stoxx 50 (DR) 1D 0,01 2.336
iShares STOXX Europe 600 (DE) 0,19 2.205
Lyxor Euro Stoxx 50 DR ETF D-EUR A/I 0,2 2.173
db x-trackers DAX (DR) 1C 0,01 2.060
iShares MSCI Europe Dist 0,35 1.806
iShares $ High Yield Corporate Bond 0,5 1.624
iShares Core S&P 500 0,07 1.338
iShares Euro Corporate Bond 1-5yr 0,2 1.227
iShares Core EURO STOXX 50 0,1 1.132
iShares $ Corporate Bond 0,2 1.080
Lyxor Smart Cash ETF C-USD 0,2 1.046
Lyxor Smart Cash ETF C-EUR 0,2 1.046
db x-trackers MSCI Europe (DR) 1C 0,2 929

 

Voglia di azioni

Scendendo nel dettaglio dei replicanti che hanno raccolto di più nell’ultimo anno in Europa, notiamo come l’universo degli Exchange traded funds sia ancora prevalentemente votato agli investimenti azionari. Sui primi 15 fondi per flussi netti da gennaio 2015 a gennaio 2016, infatti, troviamo solo tre strumenti a reddito fisso, oltre a due monetari. Da notare come nella la Top 15 degli ETF più ricercati degli ultimi 12 mesi non si trova nemmeno un replicante di indici azionari statunitensi; prova, questa, di quanto i mercati europei siano stati al centro degli interessi degli investitori.

A questo proposito, è interessante allargare il campo alle categorie ETF Morningstar che hanno attirato i maggiori flussi nello stesso periodo. Anche qui, a farla da padrone è l’equity del Vecchio continente. 

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D’altronde, i flussi seguono le evoluzioni dei mercati e il primo mese del 2016 ne è stata l’ennesima prova: il crollo verticale delle principali piazze finanziarie mondiali registrato nel mese di gennaio, infatti, non ha spaventato gli investitori in ETF, i quali anzi ne hanno approfittato per posizionarsi tatticamente o per prendere posizioni “short”. 

Secondo i dati Morningstar, i replicanti europei hanno complessivamente raccolto nel mese 3 miliardi di euro. I prodotti azionari hanno comunque tenuto testa alle turbolenze del mercato con 835 milioni di euro incassati. Bene anche i prodotti alternativi, con la maggior parte dei flussi, come detto, verso prodotti inversi. Infine, ottimo risultato dei replicanti di commodity, con circa 500 milioni attirati dai prodotti esposti ai metalli preziosi, tornati sotto i riflettori in seguito alla forte incertezza vissuta in questo inizio anno. Dall’altro lato, invece, non sorprende trovare tra le categorie con più alti deflussi il settore finanziario (384 milioni di riscatti netti nel mese), con i titoli bancari al centro della tempesta.