David (Candriam): "Puntiamo a essere creatori di valore aggiunto per le reti di consulenza"

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Matthieu David, immagine concessa (Candriam)

Il sentiment degli investitori con l’inizio dell’anno ha registrato un miglioramento con la prospettiva di un atterraggio morbido dell’economia dopo la stretta sui tassi. Ma secondo Matthieu David, Branch General Manager – Italy di Candriam, intervistato da FundsPeople, vi sono ancora dei rischi all’orizzonte. “Sebbene permanga incertezza sulle tempistiche e sulle condizioni di un allentamento monetario, un rischio al ribasso potrebbe essere rappresentato da un’eccessiva prudenza delle banche centrali”, analizza l’esperto. Inoltre, le prospettive di crescita restano orientate al ribasso per i rischi geopolitici e con l’evolversi della situazione nel Mar Rosso. “Eventuali rialzi del prezzo del petrolio, dei rendimenti statunitensi o del dollaro sono le variabili principali da tenere d'occhio”, dice Matthieu David. “Un rischio ulteriore potrebbe essere rappresentato da un’inflazione più persistente del previsto, che potrebbe costringere le banche centrali a invertire la retorica accomodante”, continua il professionista. “Per quanto riguarda le elezioni USA, i risultati economici dell’amministrazione Biden sono lusinghieri, soprattutto se paragonati alle aspettative. Ipotizzare che questi buoni risultati metteranno Biden nella posizione di essere rieletto, tuttavia, sarebbe un po’ eccessivo”, osserva l’esperto. “Il livello di fiducia di molte famiglie americane probabilmente non è così forte come suggeriscono gli indicatori: anche se l’inflazione è in calo, i prezzi sono significativamente più alti rispetto a prima della pandemia”, continua David. “Anche l’aumento dei tassi di interesse, sia per il credito al consumo sia per i mutui, potrebbe avere un impatto negativo su questa percezione. Infine, in un contesto politico estremamente polarizzato, non è affatto certo che queste elezioni saranno decise solo in base alla performance economica e del mercato azionario”, conclude.

Opportunità nel credito IG europeo

Per navigare la volatilità dei prossimi mesi in questo scenario di incertezzaMatthieu David punta sul credito Investment Grade europeo e sui mercati High Yield globali. “I mercati del credito dovrebbero beneficiare del notevole carry che stanno già mostrando”, analizza il Branch General Manager – Italy.

Il credito IG europeo sembra consentire agli investitori di approfittare di livelli di rendimento molto interessanti, prossimi al 3,8%, con una curva delle scadenze che appare incredibilmente piatta”, dice. “Gli investitori hanno quindi un'eccellente opportunità di ottenere rendimenti storici per un periodo più lungo in un’asset class di qualità relativamente elevata, certamente rispetto ai mercati azionari, che presentano rendimenti da dividendi più bassi e una maggiore volatilità”, spiega.

Secondo David, anche i mercati High Yield globali stanno beneficiando del ritorno del carry, con cedole molto interessanti superiori al 7%, uno scenario molto diverso da quello di due anni fa, quando erano leggermente superiori al 4%. “La nostra strategia Candriam Credit Alpha, grazie al suo approccio unconstrained e ai suoi due driver di performance complementari, è in grado di fornire rendimenti attraenti e non correlati in questo tipo di contesto”, dichiara. In particolare, nel breve termine, l’esperto prevede che i fondamentali L/S trarranno beneficio sia dal peggioramento delle storie di credito sui titoli ciclici e sulle società con indebitamento eccessivo per la parte short, sia da opportunità di investimento interessanti sul miglioramento delle storie di credito per la parte long.

Healthcare in primo piano

Dopo un 2023 difficile l’healthcare può rappresentare una classe di attività interessante per le valutazioni accessibili, l’innovazione che caratterizza il comparto con i nuovi farmaci contro l’obesità e per i trend demografici dell’invecchiamento della popolazione che la supportano sul lungo periodo. “Molti degli ostacoli del 2023 stanno scomparendo: la base di confronto con il periodo del Covid sta diventando meno impegnativa nel 2024, con molte aziende del settore life sciences che stanno stabilizzando il de-stocking dei clienti e si preparano per far fronte ai nuovi ordini”, spiega David. “Inoltre, la sottoperformance determinata dal contesto macroeconomico rende le valutazioni attuali un’opportunità interessante. Il rapporto P/E del sottosettore farmaceutico, pari a 15, indica una sottovalutazione, al di sotto della sua media a lungo termine”, sottolinea.

“In più, solo nel 2023, la Food and Drug Administration statunitense (FDA) ha approvato almeno 60 nuovi farmaci, un aumento significativo rispetto alle 39-53 approvazioni dei quattro anni precedenti (dati più recenti all'8 dicembre 2023”, dice. “Si prevede che la domanda sarà forte per la categoria di farmaci GLP-1 contro l’obesità, un problema sanitario globale, che ha colpito oltre il 40% degli adulti statunitensi nel 2020 e che potrebbe salire al 50% entro il 2035”, afferma. “La storia dei farmaci antiobesità è stata segnata da preoccupazioni sulla sicurezza e ritiri dal mercato, che hanno portato a scetticismo terapeutico, mentre gli approcci basati sulle modifiche dello stile di vita spesso si rivelano insufficienti per una perdita di peso prolungata”, continua. “Dopo 100 anni di insuccessi, l’approvazione di una nuova classe di farmaci mirati al glucagon-like peptide-1 (GLP-1) segna un cambio di paradigma, offrendo per la prima volta nella storia trattamenti ragionevolmente tollerabili ed efficaci per la perdita di peso, dopo essersi rivelati utili come medicinali per il diabete”, afferma.

Focus sulle reti di distribuzione

L’Italia rimane un mercato chiave per la casa di gestione che negli ultimi anni è riuscita a confermare un posizionamento solido su diversi segmenti di clientela da quello istituzionale a quello della distribuzione. “Siamo diventati un punto di riferimento negli ESG e osserviamo un crescente interesse degli investitori per le nostre strategie obbligazionarie specializzate sul credito, per la nostra offerta azionaria tematica globale e per la gestione liquid alternative”, afferma David. Per quanto riguarda i diversi segmenti clientela, la casa di gestione prevede i maggiori tassi di crescita nel segmento Private, mentre sul fronte istituzionale osserva margini interessanti di miglioramento della profittabilità, in particolare con la maggior diffusione degli attivi illiquidi nelle scelte di investimento. “Puntiamo ad essere creatori di valore aggiunto per le reti di consulenza non solo offrendo solide soluzioni di investimento, ma anche fornendo costanza e qualità nell’accompagnamento commerciale e contenuti di qualità per la formazione professionale”, conclude.