Inflazione e mercati, il ruolo chiave delle infrastrutture
Durante l'anno appena trascorso, le infrastrutture hanno continuato a generare rendimenti adeguati al rischio, in gran parte grazie alla loro bassa correlazione con la maggior parte delle asset class, sia quotate che non quotate. È significativo notare che il divario tra domanda e offerta di infrastrutture nel mondo è in continua crescita: si stima un aumento di circa 1.000 miliardi di dollari all'anno. Questo fenomeno non è limitato ai soli paesi in via di sviluppo, ma si manifesta anche nelle economie cosiddette avanzate. Inoltre le principali difficoltà macroeconomiche potrebbero influenzare positivamente il segmento, considerando la sua capacità di attenuare in parte gli impatti dell'inflazione. I dividendi derivanti dagli investimenti nelle infrastrutture, inoltre, rappresentano una sorta di protezione contro l'aumento dei tassi, grazie a regolamentazioni e contratti ben strutturati che consentono un adeguamento alle condizioni inflazionistiche. Delle aspettative sul mondo degli investimenti in infrastrutture si è discusso nella seconda parte della tavola rotonda di Hub Alternative dedicata a infrastrutture e real estate.
I commenti si riferiscono al contesto del 9 novembre 2023.
Gli investimenti infrastrutturali sono essenziali per la competitività globale e il benessere delle comunità in un panorama economico in continua evoluzione. All'interno dei portafogli, inoltre, possono offrire protezione dalla volatilità di mercato. "Negli ultimi anni le infrastrutture hanno difeso i portafogli dei clienti meglio di altri comparti e riteniamo che questo trend potrebbe continuare anche nel prossimo futuro", conferma a riguardo Federico Romoli, responsabile Private Markets Sella SGR. "L’asset class - prosegue -, grazie alle sue caratteristiche intrinseche, è stata in grado di fornire decorrelazione dal ciclo economico e buone performance nonostante il forte rialzo dei tassi e l’elevata inflazione. Il legame con il costo del denaro, infatti, non è così diretto come nel caso di altre asset class. Molti investimenti infrastrutturali sono finanziati a lungo termine a tasso fisso, inoltre, si tratta spesso di strategie inflation linked, che con una certa reattività riescono a beneficiare di contesti inflattivi. La nostra opinione è che l'asset class infrastrutturale nei prossimi dodici mesi avrà ancora la capacità di proteggere i portafogli dalla volatilità e continuare a fornire un rendimento interessante per gli investitori".
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L'andamento dell'inflazione nel corso del 2023 ha esercitato un impatto significativo sui mercati finanziari, generando un clima di incertezza e influenzando le strategie degli investitori. “Le infrastrutture hanno dimostrato una grandissima resilienza e beneficiato della rilevanza degli asset sottostanti per la qualità della vita nelle economie moderne”, commenta Giacomo Cristofori, Head Italy and Iberia Investment Sales Specialist UBS Asset Management. “La domanda legata all'uso di questi asset - prosegue - è talmente elevata che si riesce a scaricare a valle gli incrementi dei prezzi. Cosa succede se l'inflazione viene domata mentre i tassi continuano a rimanere alti? Mancherà l’apporto di quell’inflazione che generava un income importante e quindi l’asset class potrebbe in qualche modo raggiungere dei punti di attenzione”. Cristofori ricorda inoltre come le infrastrutture “avevano accumulato nei momenti di tassi bassi e credito facile delle opportunità e dei progetti che oggi devono necessariamente alleggerirsi, perché non è più possibile accedere al credito come in passato. L’attuale momento storico rappresenta un'ottima opportunità per trovare equity partner. È fondamentale avere un accesso all'intero universo investibile. Questo avviene solo se ci si affida a un operatore di mercato molto grande, oppure a una società che opera in maniera multi managers. Quest’ultima ipotesi aggiunge un elemento che è quello della diversificazione dei gestori e la possibilità di accedere alla pipeline di tutti gli asset manager con cui lavora”.
2/4In un ambiente caratterizzato da incertezza, l'analisi dei principali trend in corso a livello globale si dimostra rilevante. "Ritengo che sostenibilità, tecnologia e cambiamenti socio-demografici siano i principali macro trend che influenzano l’allocazione di risorse nell’asset management e porteranno a cambiamenti rilevanti all’interno di tutte le asset class", afferma Andrea Perlini, investment manager, Fideuram Asset Management SGR. "Le dinamiche - prosegue - possono variare e questi trend possono impattare diversamente i comparti. Guardando alle infrastrutture, per fare un paragone velico, presentano attualmente il vento in poppa. Nel settore vi è un forte bisogno di investimenti per spingere su digitalizzazione e soprattutto transizione energetica, tuttavia è noto che sono già in campo molte risorse pubbliche: penso all’Italia, all’Europa ma anche agli Stati Uniti. Queste risorse non risultano sufficienti e vi è infatti un significativo fabbisogno di capitali privati. Alcuni studi stimano un fabbisogno di investimenti infrastrutturali per 2.500 miliardi l'anno fino al 2050 solo per la transizione energetica: si tratta di un elemento strutturale di cui beneficia questa asset class e di cui è necessario tenere conto"
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Le infrastrutture non sono immuni ai principali trend in atto a livello globale. "Innovazione tecnologica, cambiamenti socio-demografici e sostenibilità influenzano anche il settore infrastrutturale", commenta a riguardo Marco Castagna, Alternative investment specialist, Banca Aletti. Secondo Castagna in particolare "la tecnologia ha portato allo sviluppo delle smart city, ovvero l’insieme delle strategie di pianificazione urbanistica tese all'ottimizzazione e all'innovazione dei servizi pubblici come i trasporti o le comunicazioni. I trasporti, in particolare, vanno sempre più nella direzione dei veicoli elettrici e le infrastrutture in questo senso sono chiaramente coinvolte. Le infrastrutture sostenibili sono strumenti essenziali per la crescita di produttività e ricavi e possono efficientare in particolare alcuni settori come quello sanitario. La sostenibilità influisce sulla necessità di avere infrastrutture a basso impatto ambientale e energetico: penso ai progetti sulle energie rinnovabili piuttosto che quelli per la gestione degli eventi climatici estremi che stanno diventando sempre più frequenti. In un’ottica di selezione, quindi, diventa rilevante la flessibilità del gestore e la sua capacità di aggiornarsi rispetto al contesto".
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