Alternativi, uno scudo contro le incertezze dei mercati
Con il riprezzamento dei mercati azionari e del reddito fisso dovuto all'aumento dell'inflazione e dei tassi di interesse, nell’ultimo anno e mezzo le strategie alternative sono tornate a suscitare l’interesse di molti investitori. Questo anche grazie alle prospettive di rendimento dei mercati tradizionali dei prossimi 12-24 mesi. I mercati quotati infatti continuano a essere guidati da fattori macroeconomici, con particolare attenzione alle politiche delle banche centrali e ai livelli di inflazione. Dopo oltre un decennio di ‘denaro facile’ e politiche monetarie accomodanti, infatti, questa è diventata la forza trainante dei mercati. Gli ultimi dati (giugno 2023) indicano che nell’Eurozona questa si attesta a +5,5%, negli USA al 3% (tasso più basso dal 2021) e Italia al 6,7 per cento. Le banche centrali di Europa e Stati Uniti hanno reagito già da tempo con una stretta decisa e di conseguenza il sistema finanziario ha passato l’ultimo anno cercando di adattarsi a un regime di condizioni monetarie molto più restrittive. In un simile contesto inflattivo, diventa ancora più urgente la necessità di trovare nuove e diversificate fonti di protezione dal rischio da affiancare alla tradizionale allocazione in azioni e obbligazioni. Nell’attuale contesto in continua evoluzione, le strategie alternative possono offrire una concreta fonte di diversificazione? Lo abbiamo chiesto ai partecipanti della prima tavola rotonda del progetto Hub Alternative.
I commenti si riferiscono al contesto del 22 giugno 2023.
Il 2022 ha portato con sé un cambiamento radicale dello scenario macro con il ritorno dell’inflazione. Nonostante i timori di un’inflazione persistente siano diminuiti, il 2023 presenta ancora rischi significativi legati soprattutto al possibile rallentamento dell’economia globale. Per questo le strategie alternative possono rappresentare un valido alleato all’interno di portafogli ben diversificati. “Come società al momento il nostro focus in questo ambito è rappresentato dalle strategie liquid alterntive UCITS, le quali per noi sono parte integrante della gamma prodotti anche se, viste le loro caratteristiche, sono usate principalmente in ottica di investimento satellite”, spiega a riguardo Enrico Piga, fund analyst, Fideuram AM SGR. “Considerato l’attuale contesto macroeconomico in via di sviluppo e le criticità geopolitiche e sociali, legate anche alla fase di riduzione della globalizzazione, possiamo dire che la comprensione dello scenario relativo ai mercati finanziari risulta complessa”, conferma l’esperto. In questo senso “ritengo le strategie liquid alternative, un utile strumento per aggiungere diversificazione al portafoglio in quanto possono meglio sfruttare la dispersione di mercato e volatilità rispetto a strategie long only”, prosegue Piga, secondo cui “l’aumento dei tassi e l’inflazione che rimane elevata favoriscono sicuramente molte di queste strategie, caratterizzate da un’elevata componente attiva. Tra gli elementi che rendono meno interessanti questi fondi vi è ad oggi il grande interesse degli investitori nel catturare le opportunità di carry sull'obbligazionario, che al momento garantiscono rendimenti importanti. Tali scelte devono essere contestualizzate in un portafoglio ben bilanciato e non particolarmente esposto a rischi di concentrazione quindi mantenere un'esposizione verso strumenti decorrelati e convessi rappresenta uno dei punti cardini per l’asset allocation in questo contesto di mercato”.
1/4Tra gli strumenti alternativi più performanti, anche gli hedge fund hanno affrontato a inizio anno un mercato caratterizzato da elevata inflazione, strette sui tassi d’interesse da parte delle banche centrali e forti tensioni geopolitiche. Tuttavia i mercati hanno intrapreso un rally significativo, oltre le aspettative, guidato soprattutto dalle big tech, sulla scia dell’esplosione dell’intelligenza artificiale. Un cambio di performance e paradigma sui mercati che ha portato gli investitori a interrogarsi sulla necessità di proseguire nella selezione di strumenti con una limitata correlazione ai mercati come gli strumenti hedge. “Nell’attuale contesto di mercato gli hedge fund sono prodotti assolutamente interessanti”, sottolinea Moreno Tatangelo, senior portfolio manager, Kairos Partners SGR. Secondo l’esperto rappresentano infatti “un ottimo strumento per efficientare i portafogli tradizionali, in grado di aumentarne la diversificazione, ridurne il rischio e allo stesso tempo incrementarne il rendimento atteso. Abbiamo assistito a una decisa ricomparsa dell’inflazione che ha comportato un cambio di paradigma da parte delle banche centrali, che hanno abbandonato la politica monetaria espansiva attuata negli ultimi dieci anni. Lo scorso anno nei mercati sviluppati e quello prima in alcuni Paesi emergenti è iniziata una stretta monetaria che oltre a riportare il tasso di interesse privo di rischio a giocare un ruolo da protagonista sui mercati finanziari, ha anche posto fine al periodo di bassa volatilità ed elevata correlazione tra i titoli. Questo cambio di paradigma ci riporta, a nostro avviso, in uno scenario simile a quello che ha caratterizzato la prima decade degli anni Duemila, quando gli hedge fund sono stati in grado di produrre rendimenti molto interessanti”.
2/4Sulle potenzialità di questi strumenti, considerato l’attuale scenario finanziario, è d’accordo Matteo Meloni, Head of Equity Strategies, Investcorp-Tages. L’hedge fund “detiene un ruolo importante nel contesto attuale di allocazione di portafoglio, come abbiamo potuto notare nel 2022 dove c’è stata la débacle di un portafoglio tradizionale 60/40 come il ruolo degli hedge fund abbia non solo protetto, ma anche performato in maniera positiva”, ricorda Meloni. L’esposizione ad hedge fund alternativi “non ha solamente l’obiettivo di diversificazione ma è anche un veicolo che può dare molto valore aggiunto, innanzitutto perché riduce il drawdown e la volatilità ed è anche in grado di performare in un contesto come quello attuale, con i tassi di interesse ai massimi degli ultimi 15 anni”, spiega ancora il manager secondo cui “vi sono diverse opportunità di estrapolare Alfa, sia nel mercato del credito, che nel mercato azionario e gli hedge fund possono riuscire a performare in maniera decorrelata senza intercettare troppi rischi”. Quanto ai possibili rischi correlati a questi strumenti, secondo Meloni “una possibile criticità riguarda l’aumento del costo della leva, di cui si servono tradizionalmente ifondi hedge multi-PMs. In alcuni contesti i gestori sono stati abituati a usare un’elevata leva finanziaria, che era sostanzialmente gratuita. Attualmente lo scenario è cambiato in questo senso, quindi il ruolo di noi gestori è anche quello di capire se alcuni fondi sono oggi ancora attrezzati per dare quei ritorni registrati negli ultimi 5 o 10 anni. Allo stesso tempo, passando dal regime di quantitative easing a quello di quantitative tightening, è di fondamentale importanza rivalutare la liquidità alla luce del rinnovato contesto macro”.
3/4Nel 2022, l'inflazione ha rappresentato un tema rilevante, mentre nel 2023 sembra che le preoccupazioni riguardino soprattutto una possibile recessione e l'incertezza dei mercati finanziari. In questo scenario gli hedge fund possono rappresentare una componente preziosa di un portafoglio ben diversificato, in grado di sfruttare i picchi di volatilità e l'incertezza sui mercati quotati per ottenere risultati positivi. “L’inflazione ha rappresentato sicuramente uno dei temi più rilevanti del 2022. Dal nostro punto di vista, per quest’anno le preoccupazioni riguardano soprattutto lo spettro della recessione e l’incertezza sui mercati finanziari”, conferma Andrea Albert, Investment Specialist O’Connor, UBS Asset Management. L’overperformance del settore tecnologico americano, “impensabile fino a un anno fa, ha dato una spinta in termini di performance al mondo degli hedge fund, soprattutto quelli più esposti agli USA. Sicuramente il rialzo dei tassi ha rappresentato un competitor rilevante per il mondo degli hedge fund. Ma se l’inflazione diminuirà a un ritmo più sostenuto le banche centrali agiranno di conseguenza e lo scenario potrebbe nuovamente cambiare”, evidenzia Albert secondo cui “proprio il probabile rapido cambio di contesto rende il 2023 diverso dai periodi precedenti”. L'hedge fund “di per sé, dal mio punto di vista, rappresenta sempre un valore aggiunto all'interno di un portafoglio ben diversificato. Inoltre, gli hedge fund dovrebbero saper approfittare degli eventuali spike di volatilità e dell’incertezza sui mercati per registrare alfa. A seconda delle preferenze dei clienti e della loro avversione al rischio, possono quindi rappresentare una componente più o meno core”, conclude Albert.
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