Investire in IA senza farsi prendere dall’hype del momento

Jeroen Van Oerle
Jeroen Van Oerle, immagine concessa (LOIM)

Individuare le reali opportunità dell’intelligenza artificiale (IA) senza farsi abbagliare dal dilagante entusiasmo attorno a questa tematica, che può giocare brutti scherzi nelle scelte di investimento. Questo il monito lanciato agli investitori da Jeroen Van Oerle, gestore del fondo tematico Global Fintech di Lombard Odier Investment Managers. L’esperto si concentra sul potenziale dell’IA nel settore della finanza, provando ad evidenziare gli impatti effettivi che questa tecnologia ha sui fondamentali delle aziende, al di là del rumore del momento. Il primo punto messo in luce dall’esperto è la grande discrepanza nelle valutazioni tra i titoli dell’intelligenza artificiale (compresi i FANG) e quelli del più ampio mercato tecnologico, con alcune aziende “valutate a livelli simili a quelli della bolla del 1999”, afferma. “Le valutazioni dei titoli IA sono principalmente caratterizzate da speranza (e piene di hype), mentre le valutazioni di altri settori del mercato sono pervase da molte negatività”, analizza Van Oerle. Secondo il professionista dal punto di vista degli investimenti, le implicazioni sono chiare. “Quando si investe in titoli IA costosi e con aspettative elevate, prendere in considerazione il rischio di esecuzione dovrebbe essere la priorità assoluta”, dice. “Quando si investe in aziende bottom out (trad. ‘che hanno toccato il fondo’) è necessaria una visione di sopravvivenza”, dice. “A giudicare dai precedenti cicli di hype, è molto difficile soddisfare aspettative elevate e, d’altro canto, molti degli ‘scenari peggiori’ che oggi sono incorporati nelle valutazioni si rivelano molto meno ‘disastrosi’ del previsto. In altre parole, conviene seguire il momentum per un po’, fino a quando le valutazioni non si allungano e si preferisce una prospettiva contrarian”, questa la strategia suggerita dal gestore per approcciare il tema. “In alcuni settori, come quello dei pagamenti, si è già assistito a una rivalutazione e chi sa già come orientarsi può trovare delle buone occasioni”, continua. “In altri settori, come per le società attive nel comparto dell’intelligenza artificiale, dobbiamo ancora assistere al processo di de-rating. Questa tecnologia, o questo trend più in generale, può mostrare un forte grado di azione e crescita, ma, alla fine, quello che conta è comprendere quale sia il prezzo attuale e il timing dell’investimento”, afferma. “Spesso faccio riferimento alla legge di Amara, secondo la quale da un lato, si sopravvalutano gli effetti a breve termine di una nuova tecnologia e, dall’altro, si sottovalutano gli effetti a lungo termine”, chiosa.

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