La sfida della duration nell'attuale scenario di mercato

Tavola rotonda HSBC. Foto Enrico Frascati per FundsPeople
Tavola rotonda HSBC. Foto Enrico Frascati per FundsPeople


Molti si aspettano per i mercati uno scenario Goldilocks, con un’inflazione in rapido calo, un’economia in rallentamento ma non in recessione e con un impatto limitato sui margini delle imprese. Eppure il contesto attuale è già indicativo di una tendenza alla normalizzazione più lenta del previsto, con le banche centrali che proseguono nel loro operato sui tassi, o garantiscono agli investitori una pausa solo temporanea. In questo contesto il bilanciamento del trade-off in ambito azionario tra potenziali rischi e benefici associati a duration più o meno brevi risulta ancora più sfidante. Optare per una duration breve in un contesto di aumento dei tassi comporta una minor perdita di valore a livello dei singoli strumenti. Inoltre le obbligazioni a breve termine tendono a essere meno sensibili alle fluttuazioni del mercato, fornendo una maggiore stabilità.

Tuttavia, i rendimenti delle obbligazioni a breve termine sono spesso inferiori rispetto a quelli a lungo termine, riducendo il potenziale guadagno per gli investitori. Inoltre, se l'obiettivo dell'investimento è generare flussi di cassa costanti nel tempo, una duration breve potrebbe non essere la scelta più adatta. D'altro canto, una duration più lunga può essere preferibile per coloro che mirano a generare flussi di cassa stabili e costanti nel tempo. Nell’ultima parte della tavola rotonda sul credito globale si è discusso di come orientarsi per selezionare strumenti a duration più o meno prolungate nell’attuale contesto di mercato.

I commenti si riferiscono al contesto del 30 maggio 2023.