L’industria fa i conti con la volatilità. Asset class e aree geografiche più “esposte” negli ultimi tre anni

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Marcelo Cidrack (Unsplash)

Negli ultimi mesi, le Banche centrali e le tensioni geopolitiche hanno portato una maggiore volatilità sui mercati finanziari. Le asset class che hanno maggiormente beneficiato di questi eventi sono il settore delle materie prime (energia e metalli preziosi) e le aree geografiche a esse collegate. Per contro, le aree geografiche che hanno sopportato le maggiori flessioni sono quelle collegate agli investimenti in Russia e nell’Europa Emergente.

Categoria MorningstarYTD%Rend. 1Y%Rend. 3Y%Rend. 5Y%Dev Std 3Y
Azionari Russia-57,67-51,76-15,64-4,7145,46
Materie Prime - Energia68,99106,6719,1412,1145,27
Azionari Settore Metalli Preziosi-4,63-14,1112,55,8137,1
Azionari Brasile10,69-17,38-6,371,6935,55
Azionari Settore Energia36,5448,5310,836,7234,73
Azionari Europa Emergente-59,58-57,77-22,74-13,3234,42
Azionari Turchia13,15,413,93-6,7133,46
Azionari America Latina8,11-7,04-3,890,831,23
Azionari Grecia-6,9-8,463,794,4927,65
Azionari Norvegia-10,07-5,147,686,6927,01
Fonte: Morningstar. Dati al 30 maggio 2022.

La guerra di aggressione russa all’Ucraina dura ormai da più di tre mesi. Come fa notare Bert Flossbach, co-fondatore di Flossbach von Storch, in questo nuovo conflitto l’Occidente è chiamato ad affrontare sfide piuttosto pragmatiche, come ad esempio ridurre la dipendenza dalle importazioni di energia e materie prime russe e migliorare le capacità di difesa. “Il rincaro dell’energia, i costi crescenti per la sostituzione dei combustibili fossili e la sicurezza delle forniture energetiche, l’aumento della spesa per la difesa e la riorganizzazione delle catene di fornitura stanno mettendo a dura prova i bilanci statali e facendo lievitare i prezzi”, afferma l’esperto.

Cosa aspettarsi

Secondo Gilles Guibout, gestore del fondo AXA WF Framlington Italy di AXA IM, nelle prossime settimane gli investitori dovrebbero rimanere concentrati sull'evoluzione del conflitto russo-ucraino e sulle sue ripercussioni a seguito del blocco delle risorse alimentari ucraine e degli annunci di un embargo sulle esportazioni di energia da parte della Russia. “La volatilità dovrebbe rimanere elevata in questo periodo di tensione e scarsa visibilità – sostiene Guibout –. Riteniamo più che mai importante mantenere una buona diversificazione del portafoglio per poter affrontare tutti gli scenari. Rimaniamo fedeli alla nostra strategia di investimento concentrandoci su società che combinano la capacità di adeguare i prezzi, visibilità e/o prospettive di crescita attraverso l'esposizione a temi di lungo periodo, nonché una solida struttura finanziaria”. Sam Vereecke, Fixed Income CIO, DPAM fa notare che la "seconda ondata di inflazione", causata dall'aumento dei prezzi dei generi alimentari e dell'energia, soprattutto a causa della guerra in Ucraina, “ha colpito anche l'Asia”. Infine, sul fronte obbligazionario, secondo Pierre Verlé head of Credit di Carmignac, “il debito emesso dalle società dei settori dell’energia e delle materie prime ha un potenziale molto elevato nel contesto attuale, poiché queste aziende beneficiano direttamente dell’aumento dei prezzi.”