In un contesto di estrema volatilità sui mercati come quello attuale, la tentazione di non investire o di limitarsi a singole emissioni obbligazionarie, dimenticandosi di un principio cardine come la diversificazione, è spesso forte. Ma i risparmiatori devono anche fare i conti con un’inflazione elevata, che erode il loro potere d’acquisto: con gli attuali livelli di inflazione (5,5% ad agosto 2023), per fare un esempio, chi ha 50 mila euro fermi sul conto corrente è destinato a perdere 2.607 euro in termini di potere d’acquisto nell’arco di un solo anno e la perdita sale a ben 7.419 euro nell’arco di tre anni.
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