Nei portafogli degli istituzionali italiani ci sono sempre più investimenti alternativi

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Ryan Quintal (Unsplash)

Gli investimenti alternativi guadagnano strada all’interno dei portafogli degli investitori istituzionali italiani. Una crescita “significativa” degli enti che dichiarano di detenere tali strategie di investimento, con un aumento del 19% in tre anni (dal 2020 al 2022). Il dato emerge nell’analisi del terzo osservatorio Mefop “Gli investimenti alternativi nei portafogli degli investitori di welfare” a cura di Maria Dilorenzo e Antonello Motroni, Area economia e finanza di Mefop, e reso disponibile a FundsPeople. Gli autori della ricerca richiamano diverse motivazioni alla base di tale crescita, soprattutto legate all’aumento di interesse da parte dei fondi pensione, ma anche a quanto avvenuto sui mercati finanziari in tempi recenti, con la fine del Quantitative Easing e il rialzo dei tassi di interesse che, oltre ad aver spinto sull’investimento obbligazionario, hanno messo in luce le classi di attivo non tradizionale come “valido supporto alla copertura del rischio di inflazione”.

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