Gli Ibridi Corporate: un’opportunità di investimento spesso trascurata

Alessandro Malinverno, Groupama AM_news
Immagine concessa (Groupama Asset Management)

CONTRIBUTO a cura di Alessandro Malinverno, head of wholesale and distribution di Groupama Asset Management. Contenuto sponsorizzato da Groupama Asset Management.

Nel vasto mondo degli investimenti finanziari, gli Ibridi Corporate rappresentano una classe di asset spesso trascurata. Tuttavia, pur essendo relativamente di nicchia possono offrire una serie di vantaggi che potrebbero interessare gli investitori professionali in cerca di diversificazione e di rendimenti che potrebbero essere interessanti. Esaminiamo da vicino gli Ibridi Corporate per capire perché potrebbero essere un’opzione attraente per gli investitori finanziari.

Gli Ibridi Corporate costituiscono attualmente solo il 6% degli asset gestiti in obbligazioni. Rispetto al debito con rating inferiore, noto come High Yield, che rappresenta il 7,7% del mercato, il mercato degli Ibridi Corporate mostra flussi relativamente costanti nel tempo.

Le differenze tra Debito Senior e Obbligazioni Ibride

Un elemento chiave da considerare quando si parla di Ibridi Corporate è la differenza rispetto al debito senior. Entrambi comportano il rischio di insolvenza dell’emittente, ma in caso di insolvenza, è previsto un ordine di rimborso. Le Obligazioni Ibride possono infatti essere rimborsate solo dopo il Debito Senior. E’ per questo che il loro rendimento potrà essere superiore. E’ questo quello che é chiamato rischio di subordinazione. A questo rischio si aggiunge inoltre la capacità di posticipare la data di rimborso finale.

Ad esempio, EDF, con un rating emittente di BBB, ha emesso un bond ibrido con un rendimento del 7,06%, rispetto al 3,79% offerto dal debito senior con la stessa scadenza (il rendimento indicato é istantaneo e non é sinonimo di performance future. Il rendimento non é garantito e non esonera l’investitore da un rischio di perdita del capitale).

Gli Ibridi Corporate sono considerati un mix tra azioni e obbligazioni senior, il che significa che offrono alcune delle caratteristiche di entrambe le asset class. Da un lato, offrono una cedola fissa e consentono un rimborso anticipato opzionale, ma probabile (Call). Dall'altro, possono distribuire cedole discrezionali legate alla distribuzione dei dividendi. Inoltre, la differenza di scadenza tra obbligazioni ibride e senior risiede nel fatto che le obbligazioni ibride possono avere una durata più lunga, addirittura perpetua, mentre le obbligazioni senior hanno una data di scadenza predeterminata in cui il capitale viene completamente rimborsato. Infine, la possibilità di un aumento graduale e predeterminato dei premi di credito a intervalli specifici, che rappresentano una sorta di garanzia per l'investitore in caso di mancato esercizio della call da parte dell'emittente.

Debito Ibrido o High Yield?

Per gli investitori che cercano di ottimizzare i propri rendimenti ci sono due opzioni principali: accettare di abbassare il rating dell’emittente e investire in obbligazioni High Yield, ma ciò comporta un potenziale aumento del rischio di insolvenza dell'emittente, oppure investire prevalentemente in emittenti Investment Grade, accettando il rischio di declassamenti subordinati attraverso le obbligazioni ibride. Sebbene il rischio di insolvenza sia inferiore, in caso di insolvenza, l’investitore non avrebbe priorità di rimborso.

In un contesto complesso, caratterizzato dalla fine degli aiuti Covid, dalla stretta monetaria delle banche centrali per combattere l'inflazione e dall'esistenza di rischi geopolitici e di interruzioni nelle catene di approvvigionamento, riteniamo che detenere un debito ibrido, i cui emittenti saranno in media secondo la nostra analisi meno sensibili al rischio di insolvenza, sia un'opzione interessante.

L'outlook per il 2023

Guardando all'ultimo trimestre del 2023, ci aspettiamo che il mercato primario degli Ibridi Corporate torni gradualmente a un tasso di emissione più elevato per affrontare il fabbisogno di rifinanziamento. Con quasi 23 miliardi di euro di obbligazioni che raggiungono la prima data di call alla fine del 2024, il recall delle emissioni rimane la scelta preferita. Lo slancio delle emissioni dovrebbe essere favorito anche dalla flessibilità finanziaria offerta dalle obbligazioni societarie ibride. Posizionato a metà strada tra l'equity e il debito, il debito ibrido consente alle società di rafforzare la propria posizione finanziaria senza compromettere il proprio rating, limitando il livello di indebitamento a lungo termine.