La rivincita delle small cap

Scott Woods, notizia (Columbia Threadneedle Investments)
Scott Woods, immagine concessa (Columbia Threadneedle Investments)

CONTRIBUTO a cura di Scott Wood, gestore del fondo CT (Lux) Global Smaller Companies di Columbia Threadneedle Investments. Contenuto sponsorizzato da Columbia Threadneedle Investments.

La riduzione dell' inflazione, con i tassi d'interesse che stanno per toccare il picco, e la crescita degli utili rendono oggi particolarmente interessanti le valutazioni delle small cap. Infatti, quando il mercato entra in una fase di ripresa, anche i titoli a piccola e media capitalizzazione si riprendono con più forza.

Attualmente, molti titoli che in passato erano troppo costosi sono ora più economici e molto interessanti. Inoltre, il mercato delle small cap offre un'esposizione a società globali di qualità con diversi fattori di redditività e un potenziale di resistenza. Con un mercato a grande capitalizzazione estremamente concentrato e con le società più piccole che scambiano a prezzi storicamente bassi, questa classe d'investimento può offrire una grande opportunità di diversificazione del portafoglio a un prezzo interessante.

Small cap VS large cap: sfide e opportunità

Negli ultimi anni, le giganti del tech a grande capitalizzazione hanno registrato risultati eccezionali, aumentando ricavi e utili al di sopra delle aspettative; un trend che ha portato queste società ad accrescere la loro quota all’interno dell’S&P 500, arrivando a pesare addirittura per il 28% in soli sette dei principali titoli tecnologici, noti come i magnifici sette.

Tuttavia, questa forte concentrazione azionaria comporta dei rischi, qualora queste aziende dovessero deludere le aspettative e rallentare il loro tasso di crescita. I primi segnali di questo cambiamento sono emersi alla fine del 2023, quando si è iniziato a prediligere una maggiore diversificazione dei rendimenti di mercato, oltre alle sole azioni tecnologiche di maggiori dimensioni, e con le small cap che hanno cominciato a sovraperformare.

Al momento l'Europa presenta valutazioni allettanti, soprattutto rispetto agli Stati Uniti e riteniamo che le small cap ne beneficeranno tanto quanto le large cap. Inoltre, avendo sottoperformato le large cap, le small cap in Europa presentano oggi le valutazioni relative più interessanti mai registrate dalla crisi finanziaria globale.

In particolare, le small cap di qualità tendono ad avere un gearing relativamente basso e bilanci solidi, risentendo meno della necessità di rifinanziare il debito a tassi più elevati, e un potere di determinazione dei prezzi che le rende resistenti in tempi di inflazione. Inoltre, quest’ultime potranno beneficiare anche delle stesse opportunità strutturali presenti nelle large cap, derivanti dalla crescita dell'intelligenza artificiale, dall'innovazione nel settore sanitario o dalla gestione della crisi climatica.

Negli Stati Uniti, molte small & mid cap stanno anche beneficiando di sussidi per le infrastrutture, come il CHIPS Act, mentre in Giappone la Borsa di Tokyo sta incoraggiando le società a migliorare l'allocazione del capitale. Tali incentivi hanno un effetto positivo nel migliorare i prezzi delle azioni e nell’aumentare l'interesse degli investitori internazionali.

Come selezionare le realtà più interessanti

Dato il contesto macroeconomico, la qualità è probabilmente il modo migliore per ottenere un'esposizione alle società a piccola capitalizzazione. L'azzeramento delle valutazioni nel 2022 e la predominanza delle large cap nel 2023 fanno sì che molte small cap di alta qualità vengano oggi scambiate a prezzi più convenienti. Inoltre, poiché il mercato delle large cap si è concentrato su una manciata di nomi, un'allocazione alle small cap offre un'utile diversificazione non solo in base alla capitalizzazione di mercato, ma anche in base alla regione e al settore.

L'universo globale delle small cap è infatti ampio e presenta una notevole dispersione nelle tipologie e nella qualità delle aziende che lo compongono. Continuiamo pertanto a concentrarci su aziende di qualità superiore e in crescita che possano prosperare in qualsiasi contesto macroeconomico. In un sistema con tassi d'interesse, e relativi tassi di sconto, più elevati è necessario essere sempre più critici nei confronti delle valutazioni di questi titoli. Siamo convinti che un approccio di investimento attivo e focalizzato su un’attenta selezione dei titoli abbia il potenziale per offrire rendimenti superiori a quelli dell'indice.

In Columbia Threadneedle la nostra strategia CT (Lux) Global Smaller Companies, lanciata nel 2013, adotta da sempre un approccio bottom up, osservando il posizionamento delle singole società nel loro mercato di riferimento e nel contesto di prodotto, nonché le proprie caratteristiche qualitative. Le aziende che selezioniamo sono caratterizzate da un bilancio solido, una robusta struttura dei margini e un buon posizionamento rispetto ai competitor; ciò consente loro di ottenere rendimenti superiori alla media per un certo numero di anni.

La nostra strategia guarda, in particolare, a società appartenenti a settori quali beni industriali, tecnologia e sanità, in quanto riteniamo vi sia il potenziale per ottenere rendimenti superiori alla media grazie, ad esempio, ai brevetti, alla forza del marchio o agli effetti di rete. Per il 2024 siamo dunque cautamente ottimisti, in quanto le valutazioni sono interessanti, sia in termini assoluti che relativi, la qualità è tornata in auge e il calo dell'inflazione favorirà i nostri portafogli small cap.