Net zero, finanziare un mondo a zero emissioni di carbonio

Manuel Coeslier, notizia
Manuel Coeslier, immagine concessa (Mirova)

CONTRIBUTO a cura di Manuel Coeslier, lead expert on Climate & Environment di Mirova, affiliata di Natixis Investment Managers. Contenuto sponsorizzato.

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Mirova ha recentemente pubblicato la sua roadmap sul clima. In un contesto in cui la proliferazione di iniziative e gruppi di lavoro legati al tema del clima nella finanza può rendere difficile capire il reale impegno dei vari attori, ci sembra importante ricordare le basi del nostro approccio di investimento per un mondo carbon neutral. La neutralità carbonica è un concetto che ha senso solo su scala globale. Questa potrà essere raggiunta quando i pozzi di carbonio assorbiranno almeno tanti gas serra (GHG) quanti sono quelli causati dall'attività umana. Un numero infinito di traiettorie diverse può portare alla neutralità carbonica, a seconda degli sviluppi tecnologici, del contributo di ogni stato, degli sforzi fatti da ogni settore, dell'equilibrio trovato tra efficienza e riduzione del consumo, ecc.

Anche se la traiettoria non si conosce di preciso in anticipo, la scienza ci dà alcuni punti di riferimento che non possono essere ignorati, come, per esempio, ridurre drasticamente la nostra dipendenza dai combustibili fossili. Per questa ragione nessun nuovo progetto di trivellazione può essere considerato compatibile con l'obiettivo climatico. Occorre puntare a migliorare l'efficienza dei nostri trasporti ed edifici, produrre la nostra elettricità da fonti a basso contenuto di carbonio, ridurre le pressioni che esercitiamo sul territorio e sugli organismi viventi etc.

Per affrontare questa emergenza abbiamo sviluppato da diversi anni delle misure di allineamento basate su alcuni principi centrali. La prima è condurre un'analisi del ciclo di vita, e quindi dell'impatto dell'intera catena del valore per ogni azienda in cui investiamo. Un'analisi che copra tutto il percorso che va dall'uso degli input al fine vita del prodotto. La seconda è misurare gli impatti positivi, e quindi il contributo di ogni attore alla tanto necessaria transizione energetica. Allineare una strategia d'investimento con uno scenario di neutralità carbonica significa permettere una riallocazione del capitale verso il green, spingendo le aziende stesse a realizzare questa transizione.

Regolamenti e normative sulla finanza sostenibile

Il 2021 è stato un anno particolarmente intenso in termini di finanza sostenibile, non solo a livello europeo ma anche a livello internazionale. Diversi paesi hanno adottato o discusso un numero enorme di testi e iniziative. Al di là dell'abbondanza di informazioni, noi di Mirova abbiamo elaborato alcune osservazioni importanti che hanno preso forma nel 2021 e che sollevano questioni significative per il 2022.

La politicizzazione del dibattito

A livello europeo, l'anno è stato segnato dal dibattito sulla tassonomia verde dell'UE e sui dettagli degli atti delegati che coprono gli asset considerabili ammissibili come contributo alla lotta contro il cambiamento climatico. La Francia e la Germania sono state particolarmente attive nello spingere sul nucleare e il gas naturale fossile, rispettivamente, affiancate da altri paesi. Dopo la pubblicazione del primo semestre e la recente adozione di un primo testo consensuale che non trattava queste due fonti di energia, un secondo testo è stato finalizzato solo il 31 dicembre con una proposta della Commissione che integra il gas naturale e il nucleare come condizioni specifiche. Per Mirova il rispetto dei principi della tassonomia1 e dei criteri scientifici deve prevalere. Se confermata, l'inclusione del gas naturale, che va contro la filosofia stessa della tassonomia europea, essendo esso stesso un gas a effetto serra, dovrà assolutamente essere sottoposta a condizioni drastiche. Per mantenere la credibilità della tassonomia, è fondamentale garantire il rispetto dell'obiettivo di riduzione dei gas a effetto serra (GHG), così come una maggiore trasparenza a livello di aziende e prodotti finanziari.

Nel dettaglio dell'implementazione

L'anno è stato anche caratterizzato da dibattiti sulla metodologia e sulle disposizioni di attuazione relative alla tassonomia e al regolamento sul reporting finanziario sostenibile (SFDR)2. La messa in pratica dei principi fondamentali, le difficoltà di rendere operative alcune disposizioni e le questioni relative al roll-out hanno mostrato come l'attuazione di un quadro chiaro e relativamente semplice per promuovere una finanza più sostenibile, compreso da tutti, resti una sfida multidimensionale. Prendiamo per esempio la scelta degli indicatori per il bilancio di rischi e opportunità, o come definire alti livelli di sostenibilità con una forte comprensione di quali siano le leve d'impatto per i diversi prodotti d'investimento, specialmente per le azioni quotate. In questo ambito le speranze di Mirova per una classificazione ecologica ambiziosa ma realistica, e quindi utile, sono state accantonate nel 2021, con prospettive incerte per il 2022. L'elaborazione di definizioni solide, prive di greenwashing, per ciò che costituisce un'azienda in transizione rappresenterà una delle sfide essenziali per costruire il consenso per l'attuazione delle disposizioni di finanza sostenibile.

Tenere a mente l'obiettivo

Il 2022 vedrà la messa in pratica di molte altre disposizioni del pacchetto europeo sulla finanza sostenibile, non solo sulla base della SFDR e della tassonomia, ma anche quelle associate all'attuazione delle disposizioni MIFID 246 per tenere conto della preferenza dei risparmiatori in materia di sostenibilità. Sarà tanto importante sostenere lo slancio in avanti quanto evitare che la finanza sostenibile scivoli nel diventare solo un altro esercizio di compliance. Il 2021 ci ha permesso di ‘entrare nel vivo’ dell'attuazione. Ora è il momento di agire. Nel 2022 e negli anni a venire, il sostegno alle autorità pubbliche nei loro sforzi deve essere combinato con una costante distanza ravvicinata per ricordarci l'obiettivo finale: reindirizzare gli investimenti verso attività che ci permetteranno di cambiare la nostra economia reale e affrontare l'emergenza climatica, ambientale e sociale.

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Note

1. Questi sono: contributo significativo all'obiettivo ambientale, nessun danno significativo a un altro obiettivo ambientale, rispetto delle clausole sociali minime.
2. Regolamento (UE) 2019/2088 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 novembre 2019 sulla rendicontazione di sostenibilità nel settore dei servizi finanziari


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