Asset allocation, inflazione, rendimento. Dove focalizzarsi nel 2021?

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Tassi, inflazione, asset allocation e rendimenti. Ma non solo. Le società di gestione italiane guardano con attenzione ad alcuni temi e macrotemi che saranno importanti nel 2021. Continuando la nostra indagine sugli investimenti da preferire nel nuovo anno, ecco alcune considerazioni.

“Esistono ancora segmenti del mercato obbligazionario che possono dare soddisfazione. A nostro avviso titoli governativi di alcuni paesi emergenti rappresentano ottime opportunità. Così come una attenta selezione di obbligazioni corporate di alcune banche italiane”, afferma Matteo Serio, socio e direttore commerciale di AcomeA SGR. “È necessaria particolare attenzione, oltre alla selezione del singolo emittente, anche la gestione dinamica della posizione alla luce di una volatilità più marcata rispetto alle obbligazioni “core” che tuttavia oramai presentano tutte tassi reali negativi. Nella gamma AcomeA spicca il fondo AcomeA Breve Termine e AcomeA Performance”.

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Matteo Serio, direttore commerciale di AcomeA SGR

“Molti consulenti finanziari ci riferiscono quanto sia complicato comporre una asset allocation razionale e soprattutto quanto sia impegnativo in termini di tempo mantenerla in sintonia con l’andamento dei mercati. A questo si affianca l’esigenza di avere meccanismi di reddito ricorrente che stemperi la sofferenza indotta dalla volatilità dei mercati e che invece esalti la parte più positiva del portafoglio: la rendita del capitale in qualsiasi condizione di mercato. Importante anche ingaggiare e collaborare con le aziende per migliorare l’impatto su ambiente, società e governance e minimizzarne i rischi. Puntiamo su aziende che oggi possono offrire il più alto potenziale di miglioramento sul fronte della sostenibilità e ancora attualmente fortemente a sconto in Borsa”.

“Il tema della rotazione azionaria ha spazio per continuare.  Man mano che ci avvicineremo alla normalità, è lecito attendersi una ripresa, anche violenta, di consumi ed investimenti, offrendo ulteriore upside ai settori value/small-medium cap rispetto a growth/large cap. Il settore tech non deve però essere abbandonato tout court ma ci dovrà essere più focus su settori oggi meno battuti, come biotech, digital healthcare o robotica: questi saranno tra i temi dominanti dei prossimi 10 anni così come Google e Amazon lo sono stati negli ultimi dieci”, afferma Antonio Cavarero, Head of Investments, Generali Investments Partners SPA Società di gestione del risparmio.

Antonio Cavarero, Head of Investments, Generali Investments Partners SPA Società di gestione del risparmio

“La diversificazione dovrà essere molto più accentuata rispetto al passato, portando i portafogli ad includere rischi finora poco o per nulla familiari.  Questo serve non solo per cercare rendimenti in mercati meno influenzati da una politica monetaria necessariamente estrema, ma anche per ottenere una migliore protezione di fronte alle crisi che inevitabilmente verranno: si dovrà essere pronti a distribuire di più il rischio tra diversi strumenti, settori, valute e geografie, ma anche tra asset liquidi ed illiquidi”.

“In un’ottica più lunga, sarà necessario fare attenzione all’andamento dei tassi e dell’inflazione: ogni investitore deve essere conscio delle conseguenze di un aumento dei tassi d’interesse che potrebbe accompagnare il processo di normalizzazione.  E’ importante tenere a mente che l’inflazione è il migliore alleato dei debitori, ed il mondo non è mai stato così indebitato dopo: se essa diventa un obiettivo di policy, allora includere questo tema può essere importante per gli anni che seguiranno”.