Luci e ombre dell'investimento in Cina, tra lockdown e incertezze geopolitiche

China News
David Veksler (Unsplash)

Il 2022 si è aperto con una serie di difficoltà per la Cina, legate in particolare a una recrudescenza del COVID 19 che ha costretto il governo cinese a porre in essere misure restrittive alla vita sociale e a intervenire sull’andamento delle attività economiche. Un intervento che “ha causato delle temporanee interruzioni delle supply chain globali, che hanno gravato anche sui Paesi occidentali che ne sono dipendenti in modo significativo. Per gli Stati Uniti, ad esempio, ben il 35% della componentistica elettronica acquistata dall’estero proviene direttamente dalla Cina”, spiega Giacomo Calef, country manager di NS Partners. “Inevitabilmente – afferma l’esperto –, si produrrà un impatto sulla crescita attesa per il 2022, anche se le strozzature delle catene di approvvigionamento dovrebbero risolversi nel breve termine”.

Possibile recessione?

Gli investitori si stanno interrogando su una possibile recessione economica in Cina. Tutti gli indicatori sono in territorio negativo, che si tratti dell'attività economica, della regolamentazione delle aziende tecnologiche, dei timori geopolitici e politici, del mercato immobiliare. S&P si attende che il PIL cinese cresca del 4,2% nel 2022, rispetto al 4,9% previsto in precedenza. "In uno scenario al ribasso - affermano gli analisti - , la crescita si attesterebbe al 3, 5%". Le limitazioni alla mobilità stanno avendo impatti sui settori dei trasporti, del retail e del tempo libero, aggravando inoltre i problemi del comparto immobiliare. Benjamin Bourguignat, gestore di La Financière de l’Echiquier commenta: “A medio termine, mentre la rigida strategia sanitaria cinese sta provocando un rallentamento dell'economia interna con ripercussioni anche a livello internazionale, osserviamo una riduzione dei casi di Covid, un lieve allentamento delle misure in alcune città e una ripresa della mobilità intra e interurbana. E anche se i trasporti autostradali, ferroviari e marittimi restano contenuti, sembra che abbiano ormai superato il punto più critico”. Secondo il gestore quello geopolitico rimane il rischio di più difficile comprensione, dati i legami commerciali tra la Cina e il resto del mondo. Dopo l'invasione dell'Ucraina da parte di Putin, quella di Taiwan da parte della Cina è un'ipotesi che, se si avverasse, causerebbe senza dubbio un deprezzamento inequivocabile dei beni cinesi”.

Secondo il team di Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management, allo stato attuale l’idea di investire nei mercati obbligazionari cinesi genera più interrogativi che risposte. “Le obbligazioni cinesi sono strumento di diversificazione per i portafogli. Al momento, però, considerati i rendimenti relativi, non incrementiamo ulteriormente l’esposizione dei portafogli al debito cinese. Inoltre, in caso di copertura valutaria per un investitore statunitense, il rendimento è pressoché zero” spiegano gli esperti. “Di conseguenza, preferiamo ricercare opportunità in altre obbligazioni locali nell’ambito dei mercati emergenti”.

Rendimenti categorie MorningstarYTD%Rend. 1YRend. 3YVolatilità a 3Y
Azionari Cina - A shares-23,82-15,1812,6417,76
Azionari Asia ex Giappone Small/Mid Cap-10,313,269,0918,39
Azionari Asia-Pacifico ex Giappone-9,99-8,137,2315,9
Obbligazionari RMB - Onshore3,1314,16,826,47
Azionari Asia ex Giappone-13,74-15,155,4615,78
Azionari Asia-Pacifico ex Giappone Reddito-1,290,834,8915,59
Azionari Asia-Pacifico-10,76-8,574,7714,26
Obbligazionari Cina0,096,414,446,21
Azionari ASEAN1,159,613,3818,74
Obbligazionari Asia-2,452,341,868,13
Obbligazionari Asia - Valuta Locale-0,64,891,696,04
Bilanciati Asia-4,64-2,160,9211,75
Azionari Cina-20,34-27,21-0,0918,32
Immobiliare Indiretto - Asia-1,442,35-0,6116,99
Fonte: Dati Morningstar, al 9 maggio 2022.