Investire nel territorio, per le fondazioni l’obiettivo è mantenere una “comunità coesa”

Green News
Simone Hutsch (Unsplash)

“Inquadrare in maniera ampia la qualità degli interventi delle fondazioni di origine bancaria e la loro vocazione a promuove il pluralismo”. È il nucleo centrale individuato da Francesco Profumo, presidente Acri e Compagnia di San Paolo, nell’introdurre il convegno virtuale “Fondazioni di origine Bancaria: un ruolo strategico per lo sviluppo delle comunità”, organizzato da Itinerari Previdenziali il 7 febbraio e preludio dell’annual meeting che si terrà a maggio a Bologna. A partire da come si articola l’azione delle fondazioni, Profumo identifica quattro legami tra le stesse e il territorio: un legame genetico del patrimonio amministrato, in quanto derivante dalle casse di risparmio originarie; un legame di destinazione, in quanto “l’attività ha come beneficiarie principali le comunità di riferimento”; un terzo legame è relativo agli “organi in cui sono rappresentate le diverse anime pubbliche e private dei territori”; e infine un legate dettato da “una precisa visione strategia, ossia il modo privilegiato per concorrere allo sviluppo e crescita sociale dei territori”. In questo modo, le fondazioni, si pongono a detta del presidente, quali strumenti perché si realizzi l’obiettivo di una “comunità coesa”.  

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