Small cap, quale ruolo nei portafogli di investimento?

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Foto Georgi Dyulgerov, Unsplash

Pensare a un'imminente recessione è come pensare alle società a piccola capitalizzazione, proprio quelle più vulnerabili a un rallentamento dell'economia. Ma è su questo punto che due esperti di rilievo come Björn Jesch, Chief Investment officer di DWS e Nicholas J. Paul, Institutional portfolio Manager di MFS, concordano.

Prospettiva geografica

Nel caso di Jesch, la sua tesi si concentra maggiormente sulla prospettiva geografica. La tendenza tra le azioni statunitensi ed europee si è recentemente invertita. Le azioni europee hanno brillato di più negli ultimi mesi e il chief investment officer di DWS ritiene che le small cap europee, in particolare, possano continuare a sovraperformare le loro controparti statunitensi.

Molte di queste ragioni sono di natura macroeconomica (gli stimoli fiscali saranno positivi in Europa quest'anno, ma negativi negli Stati Uniti), ma Jesch sottolinea soprattutto ragioni specifiche legate al mercato. Uno di questi è che lo sconto di valutazione sulle small cap europee, che si attesta ancora al 26%, è ben al di sopra della media ventennale del 14 per cento. "Inoltre, ci aspettiamo una maggiore necessità di revisione al ribasso delle stime degli utili negli Stati Uniti rispetto all'Europa nel corso dell'anno", afferma Jesch.

D'altro canto, la composizione settoriale dello Stoxx 600 gli sembra attualmente più interessante. "La percentuale di titoli value (compresi i titoli finanziari), che continuiamo a preferire in questo contesto, è significativamente più elevata rispetto agli Stati Uniti", sostiene. Inoltre, ritiene che i settori ciclici locali possano beneficiare in misura relativamente maggiore dell'apertura della Cina (industriali, minerari, lusso) rispetto ai settori statunitensi. Ritiene inoltre che il rischio di ribasso sia maggiore a causa degli spread record dei titoli azionari statunitensi, che devono essere corretti in un contesto di tassi d'interesse reali significativamente più elevati.

Perché SMid è meglio di Small

La seconda valutazione che Jesch e Paul fanno è a livello tecnico. Entrambi concordano nell'evidenziare il segmento delle small e mid cap (SMid cap). "Hanno tassi di crescita più elevati, margini di profitto più alti e un maggiore potere di determinazione dei prezzi rispetto al lungo termine, il che è particolarmente gratificante nell'attuale contesto inflazionistico. Hanno anche un potenziale di recupero in termini di valutazione. Il loro rapporto prezzo/utili rispetto ai titoli a maggiore capitalizzazione è ben al di sotto della media degli ultimi 15 anni", spiega Jesch.

Ma Paul sottolinea anche alcuni potenziali vantaggi derivanti dall'ampliamento dell'allocazione alle società a media capitalizzazione. Uno di questi è una maggiore liquidità. Secondo i calcoli di MFS, l'aggiunta di azioni a media capitalizzazione all'universo d'investimento potrebbe consentire un'esposizione a titoli più liquidi senza dover pagare un premio di liquidità per questo beneficio aggiunto. In effetti, al 31 dicembre 2022, l'indice MSCI ACWI Small Mid Cap era scambiato a sconto rispetto all'indice MSCI ACWI Small Cap, pur offrendo una percentuale maggiore di titoli con un volume medio di scambi giornalieri superiore a 10 milioni di dollari.

Un altro aspetto da sottolineare è il vantaggio dell'ampliamento dell'intervallo. L'universo associato all'indice MSCI AC World Small Mid Cap, composto da oltre 7.500 società, è notevolmente più ampio dell'indice mondiale delle small cap (composto da circa 6.000 titoli).

In terzo luogo, la riduzione del rischio comporta una maggiore flessibilità. "Le aziende di medie dimensioni si trovano spesso in una fase iniziale o intermedia del ciclo di crescita di un nuovo prodotto o mercato, oppure tendono a dominare in mercati finali più piccoli ma molto interessanti. Pertanto, tendiamo a individuare meno rischi in queste aziende, spesso più mature, rispetto a quelle nuove o emergenti", spiega Paul. Inoltre, le aziende di medie dimensioni sono ancora abbastanza piccole da poter beneficiare di una crescita potenziale per diversi anni.

Infine, si tratta ancora di un'asset class molto inefficiente. Dal punto di vista della copertura analitica, l'universo globale delle small e mid cap può offrire una copertura sell-side molto più debole rispetto ai titoli a grande capitalizzazione (sia a livello globale che negli Stati Uniti), nonché una copertura leggermente più limitata rispetto alle small cap globali.