Candia (Zurich): "Un’asset allocation strategica basata su principi di risk management e asset liability management"

Betti Candia
Betti Candia, foto ceduta (Zurich)

Un processo che “si fonda su principi di risk management e asset liability management, strutturato con l’obiettivo di ottimizzare il portafoglio in un’ottica di lungo periodo, sulla base del budget di rischio assegnato”. Betti Candia, chief investment officer di Zurich Investments Life, descrive così la definizione dell’asset allocation strategica della società che, “incentrata stabilmente su una prospettiva di lungo periodo e coerente con la struttura delle liability, non risente dei movimenti congiunturali”. Il riferimento va alla “complessità” con cui si sono confrontati i mercati (e gli investimenti assicurativi) negli ultimi due anni, davanti a uno scenario in cui rischio geopolitico e stretta monetaria (soprattutto negli Stati Uniti e in Europa) hanno profondamente inciso sull’andamento degli investimenti a livello globale (oltre che sulla raccolta premi nello specifico del settore assicurativo).

Negli ultimi mesi, afferma l’esperta raggiunta da FundsPeople, “abbiamo quindi messo in atto, con la prospettiva di proseguire questa strategia anche nel 2024, un approccio tattico basato su una dinamica di sovra-sottopesi delle diverse asset class, senza tuttavia modificare i target di lungo periodo”. L’attenzione riposta nella gestione del rischio di liquidità, “ci ha inoltre permesso di far fronte alla carenza di cash flow netti positivi senza discostarci troppo dai nostri target di rendimento delle gestioni separate”. Candia ricorda come in passato, “quando le prospettive sull’andamento dei tassi puntavano a un ‘low for long’ o un ‘low forever’”, la società abbia guardato “con molta prudenza all’inserimento di asset class illiquide”, e questo ha consentito, a conti fatti, “di navigare attraverso la ‘tempesta perfetta’ che ha interessato i mercati negli ultimi due anni”.

ESG e gestione attiva

Un elemento di forte interesse nella strategia di Zurich, rimanda poi alle spinte esterne e interne alla società in ambito sostenibile. “Zurich ha annunciato al mercato specifici e ambiziosi target di riduzione delle emissioni per quanto riguarda le azioni, le obbligazioni societarie e l’immobiliare”, specifica la CIO indicando come, al momento, la società sia “in linea con il raggiungimento di tutti gli obiettivi”. Nel dettaglio delle obbligazioni societarie, la strategia messa in campo prevede “una meticolosa selezione degli emittenti, basata non soltanto su criteri di esclusione, ma orientata in buona parte a facilitare e sostenere la transizione, con uno sguardo al presente e al futuro della transizione sostenibile”. Questo approccio permane nell’ambito di uno stile di gestione che “rispecchia sempre una gestione attiva, aggiungendo però un’ulteriore variabile alla generazione di alpha per la selezione dei singoli investimenti, incrementando quindi le variabili in analisi e richiedendo, peraltro, un alto livello di expertise messo in campo dai nostri analisti e gestori di portafoglio”.

L’esperta rivolge poi l’attenzione al mercato immobiliare, in cui evidenzia “un potenziale decisivo negli interventi effettuati a livello di singolo asset in fase di ristrutturazione che, tramite un processo di progettazione ex ante e grazie a una buona qualità dell’intervento in fase di implementazione, possono dimostrarsi determinanti per l’ottenimento di un risultato ottimale”. Le strategie implementate, conclude, rappresentano solo il primo passo: “Stiamo infatti già lavorando per elaborare nuovi e più sfidanti obiettivi che vogliamo raggiungere una volta che questo ciclo si sarà concluso”.  

Tratto dalla rivista FundsPeople di marzo n. 82