Fund Manager Survey: permane l'ottimismo tra i gestori

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Aaron Burden (Unsplash)

Continua l'ottimismo degli investitori professionali. L'ultimo sondaggio di BofA tra i gestori di fondi per il mese di dicembre registra il sentimento più positivo tra i gestori dal gennaio 2022. Il motivo è chiaro: il consenso dei professionisti vede uno scenario goldilocks (crescita moderata e bassa inflazione) per il 2024. Per questo motivo i gestori stanno mettendo in campo la liquidità. Dopo aver mantenuto i livelli di liquidità ai massimi storici per quasi tutto il 2023, negli ultimi due mesi sono scesi bruscamente. Il livello medio di liquidità è sceso al 4,5% dal 4,7% del mese scorso. E questo ci porta ai minimi di due anni. Inoltre, la cosa importante è che questo denaro non sta cercando rifugio nel reddito fisso. Il rischio è stato attivato. Mentre il sovrappeso nel reddito fisso è ai massimi di 15 anni, anche il sovrappeso nelle azioni è elevato, ai massimi storici dal febbraio 2022. A dicembre, i gestori hanno effettuato una rotazione verso le azioni, le banche, l'eurozona, gli industriali e i materiali e hanno abbandonato la liquidità, le materie prime, l'energia, il Giappone e i REIT. Dal punto di vista settoriale, gli investitori sono tornati alle banche per la prima volta dal 23 febbraio. Il posizionamento del portafoglio è passato da un 10% di sottopeso a un 6% di sovrappeso netto, il maggiore incremento mensile dal gennaio 2022.

Un 2024 "goldilocks"

Questo nuovo quadro di riferimento per la propensione al rischio si spiega bene osservando le previsioni dei gestori per il 2024. In primo luogo, perché la previsione (del 66% degli intervistati) è che assisteremo a un atterraggio morbido dell'economia globale. Recessione sì, ma non profonda, con una ripresa entro pochi mesi. Inoltre, le aspettative per gli utili aziendali stanno migliorando, in linea con il miglioramento dei PMI.

Per quanto riguarda l'inflazione, otto manager su 10 ritengono che l'inflazione scenderà. Di conseguenza, il 91% ritiene che la Fed abbia concluso il suo ciclo di restrizione monetaria. E se la Fed iniziasse a tagliare i tassi? Secondo FMS, gli asset vincenti sarebbero i Treasury USA trentennali a lungo termine per il 26%, i tecnologici a lunga durata (biotech, rinnovabili) per il 20% e per il 16% i value (banche, REIT, small cap, ecc.).