A settembre, le vendite nette di fondi monetari UCITS hanno registrato un record negativo di 57 miliardi di euro. Il dato mensile più alto di deflussi mai registrato da EFAMA.
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Non si è mai verificato un numero così consistente di deflussi mensili nei fondi del mercato monetario. A settembre, le vendite nette di fondi del mercato monetario UCITS hanno registrato dei deflussi record pari a 57 miliardi di euro. Un dato storico, mai registrato prima da EFAMA.
"I fondi del mercato monetario hanno registrato i maggiori deflussi netti mensili mai osservati. Questo dà la cifra del sentiment del rischio e della fiducia degli investitori nei mercati dei capitali a settembre", spiega Bernard Delbecque, senior director, Economics&Research EFAMA.
Al momento dello scoppio della pandemia, i flussi di denaro si sono impennati di fronte a una fuga verso i beni rifugio e a un'alternativa alla liquidità. Da quel momento, la raccolta di fondi è stata minima nel migliore dei casi e negativa nel peggiore. Infatti, lo scorso febbraio i flussi dei fondi hanno già virato in territorio negativo. Come si può vedere nel grafico sopra, sono stati ritirati 54 miliardi di euro. Questa cifra è stata ora superata, come dicevamo, con deflussi netti di 57 miliardi a settembre. Così complessivamente nei primi sette mesi del 2021, più di 93,3 miliardi di euro sono stati ritirati dai fondi del mercato monetario UCITS.
Si arresta la raccolta?
Delbecque interpreta i deflussi monetari come un indicatore del rischio. E certamente gli afflussi di settembre sono stati positivi nei fondi azionari. Ma è anche vero che l'appetito è diminuito nel terzo trimestre del 2021. Questo dato va sommato ai flussi netti limitati verso altri prodotti, come ad esempio i fondi a reddito fisso o multi-asset o anche ETF UCITS, e il quadro finale complessivo emerge come negativo.
Infatti, settembre si è chiuso con deflussi netti pari 3,3 miliardi di euro negli UCITS. Dovremmo tornare al peggiore periodo della pandemia per vedere un mese così negativo per i flussi verso questi strumenti. Il fatto è che gli afflussi ridotti verso le altre grandi categorie non sono riusciti a compensare questa cifra storica di deflussi nel mercato monetario. Questo dato però contrasta nettamente con i 71,6 miliardi di flussi negli UCITS fatti registrare ad agosto.