Il risparmio con l’obiettivo di far fronte a eventuali emergenze (non necessariamente di ordine sanitario) si mantiene in testa ai progetti degli italiani. Tuttavia le preoccupazioni legate alla pandemia lasciano spazio a un rinnovato ottimismo. È quanto rileva l’ultimo Osservatorio semestrale di Anima SGR, realizzato in collaborazione con la società di ricerca Eumetra. L’indagine, finalizzata ad analizzare i comportamenti finanziari e le abitudini di risparmio delle famiglie italiane, è stata condotta a ottobre su un campione di 1.013 adulti ‘bancarizzati’ (ossia titolari di un conto corrente bancario o libretto bancario o postale) con accesso al web e rappresentativi di circa 35 milioni di persone. Il 50% del campione, precisano i ricercatori, oltre a essere ‘bancarizzato’ risulta anche 'investitore'. Ebbene, ad allentare le tensioni sul futuro rispetto alle rilevazioni precedenti contribuiscono il buon andamento della campagna vaccinale e le prospettive aperte dalla definizione di investimenti finalizzati a dare respiro e spinta alla ripresa economica (le attese sono per una crescita del 6% quest’anno e del 4% nel 2022), in particolare la liquidità che sarà apportata al sistema dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Il 44% dei bancarizzati e il 52% degli investitori intervistati ritengono che la situazione sia migliorata rispetto allo scorso anno: a marzo le quote erano rispettivamente del 9 e del 14 per cento. Il dato è positivo anche nella prospettiva di un anno: il fronte dei bancarizzati ottimisti passa dal 33% di marzo al 48%, mentre nel segmento degli investitori dal 40% si sale al 54 per cento.
Anima SGR: più ottimismo tra i risparmiatori (ma il climate risk guadagna posizioni)

Jonathan Bean, Unsplash
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