Gli asset manager della community di FundsPeople presentano le strategie del comparto equity su cui scommettere nell'anno appena iniziato.
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Per le aspettative di un allentamento delle politiche monetarie delle banche centrali, il 2023 è stato favorevole per i mercati azionari, con un rally che si è materializzato in particolare negli ultimi mesi dell’anno. In vista di imminenti tagli dei tassi da parte di Fed e Bce, molti indici azionari hanno toccato nuovi massimi. E per diversi analisti, questo slancio positivo potrebbe continuare.
Eppure il rallentamento della crescita globale, le tensioni geopolitiche e le elezioni negli Stati Uniti di novembre rappresentano delle insidie per il 2024, con una volatilità che potrebbe accentuarsi nel corso dell’anno.
A partire dallo scenario sopra descritto, è stato chiesto alle case di gestione internazionali che fanno parte della community di FundsPeople, di presentare le strategie su cui puntano per i prossimi dodici mesi. Dando uno sguardo complessivo si nota che le soluzioni indicate abbracciano un’ampia varietà di tematiche e approcci, con la possibilità per gli investitori di attingere a fonti di valore altamente differenziate. Sostenibilità, tecnologia, azioni Usa ma anche europee e dei mercati emergenti sono alcune delle aree di investimento più citate.
Per il 2024 il focus di abrdn è sulle strategie income con focus sui mercati emergenti. Per la casa di gestione, infatti, i flussi da dividendo rappresentano una componente critica, ma spesso trascurata, delle performance total return nel tempo, soprattutto nei mercati emergenti. “Il numero di società che pagano dividendi nel comparto è nettamente aumentato dal 2001, grazie ai solidi fondamentali delle aziende”, fa notare Matteo Buonomini, head of Distribution Italy della società. “Attualmente la percentuale di società dei Paesi emergenti che paga un dividendo è la stessa rispetto ai Paesi sviluppati (84%, secondo le stime di Jefferies, 2022), e quasi il 40% delle società dei mercati emergenti paga un dividendo superiore al 3% (Bloomberg, ottobre 2023)”, spiega.
Inoltre, secondo l’esperto, investire in questo tipo di strategie non significa perdere opportunità di crescita. “Dal 2000 i dividendi sono cresciuti due volte più velocemente nei Paesi emergenti rispetto al resto del mondo e hanno registrato i rendimenti da dividendi più elevati rispetto alle altre aree geografiche”, dice Buonomini. “Le caratteristiche di crescita superiore dei dividendi in queste aree geografiche (sia per la crescita sottostante dei flussi di cassa, sia per l'aumento dei pay-out) sono una tendenza che ci aspettiamo continui. Il livello di copertura dei dividendi nei Paesi emergenti è superiore, con un rapporto debito/patrimonio netto medio più basso rispetto ai Paesi sviluppati, a ulteriore sostegno dell’aumento dei rapporti di pay-out”, aggiunge. “La crescita degli utili e dei dividendi nei Paesi emergenti consente agli investitori attivi di trarre il meglio da entrambi i mondi, combinando un income elevato e crescita del reddito nei Paesi emergenti nell'ambito di un portafoglio interessante e diversificato”, conclude.
1/15Secondo la view di Allianz GI, il contesto economico e politico delineato da quanto accaduto nell’ultimo biennio sta facendo emergere sempre di più la centralità di temi come la scarsità, la sicurezza e, in particolare, la sostenibilità. “Questa situazione offre senza dubbio numerose opportunità di investimento che ben si prestano ad essere colte da un approccio azionario globale attivo, che investe in un portafoglio concentrato di società (circa 50 titoli) caratterizzate da potenziale di crescita elevato nel medio-lungo termine, valutazioni interessanti e che si stanno impegnando a migliorare la propria performance, o sono già leader indiscusse di mercato, nell’ambito della sostenibilità”, spiega Filippo Battistini.
Allianz Global Sustainability è una strategia di investimento lanciata nel 1999 ed è uno dei fondi azionari globali SRI più longevi sul mercato. Rappresenta il prodotto flagship nell’ambito dell’offerta di fondi ESG della casa di gestione e ha la peculiarità di investire, non solo nei campioni della sostenibilità, ma anche nei titoli di quelle società che, anche se al momento sono caratterizzate da metriche ESG non particolarmente virtuose, hanno intrapreso un percorso per incrementare le proprie performance in tale ambito. “A tale riguardo gioca un ruolo fondamentale l’attività di engagement svolta da AllianzGI, ovvero il dialogo e l’interazione costante tra i nostri portfolio manager e il senior management delle società in cui investiamo”, evidenzia Battistini.
2/15Nel 2023 i settori growth hanno registrato un forte rally, sostenuti dalle valutazioni interessanti dopo i forti ribassi del 2022 e un contesto macro favorevole, per la crescita resiliente negli Usa, l’inflazione in calo e le banche centrali infine più accomodanti. Inoltre, l’entusiasmo attorno all’intelligenza artificiale (AI) ha svolto un ruolo fondamentale per la sovraperformance dei principali attori coinvolti. In questo contesto Amundi ritiene che il fondo CPR Invest Global Disruptive Opportunities per il 2024 abbia un buon posizionamento. “Diversifica gli investimenti e favorisce le aziende quality growth, in grado di offrire elevata visibilità sulle prospettive del business”, spiega Antonio Volpe.
Anche i principali temi di investimento del comparto sono a parere dell’esperto ben posizionati: “Nell’ambito della digitalizzazione dell’economia, si prevede un ampliamento degli investimenti e dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa e una maggiore capacità di generare utili nell’ambito del cloud”, spiega Volpe. “Nella dimensione sanitaria, le aziende biofarmaceutiche hanno raggiunto traguardi significativi nel trattamento di malattie precedentemente non trattate come l’obesità con farmaci GLP 1 o l’Alzheimer”, continua. “Anche gli strumenti diagnostici, di intelligenza artificiale e di biologia sintetica stanno trasformando il panorama delle terapie sanitarie”, dice. “Per il 2024 ci aspettiamo che questo tema venga rivalutato dopo un 2023 tra i più difficili della storia, poiché assistiamo a un’accelerazione dei rilasci di dati clinici, a traguardi commerciali chiave e all’attenuarsi dei principali ostacoli, con tassi attesi in discesa, rendendo quindi meno oneroso il ricorso a finanziamenti per la ricerca e sviluppo nel biotech”, conclude l'esperto di Amundi SGR.
3/15BlackRock punta sul BSF Systematic ESG World Equity Fund, una strategia azionaria globale sistematica, in cui l’intelligenza artificiale e i big data vengono messi al servizio degli investimenti e della scelta degli asset. “I progressi nel settore tecnologico e le innovazioni del ‘deep learning’ hanno determinato un punto di svolta per l’Intelligenza artificiale a fine 2022”, spiega Luca Giorgi. “L’applicazione di questa tecnologia è in grado di apportare delle efficienze già in molti dei processi di tutti i giorni, ad esempio nel settore degli investimenti”, dice.
“Il team di Systematic Active Equity di BlackRock, basato a San Francisco, ha iniziato ad utilizzare strumenti di machine learning nella gestione fin dal 2007, andando dal semplice calcolo delle parole positive o negative nei report degli analisti fino a permettere oggi ai gestori di estrarre informazioni da milioni di report societari in lingue diverse, generando insights su variabili sia micro che macro”, continua l’esperto. “Questo ha concesso al team di potenziare il processo di investimento sistematico che mira ad utilizzare segnali quantitativi per la costruzione di portafogli altamente diversificati basati su universi investibili molto ampi, che non potrebbero essere coperti altrimenti con un approccio fondamentale”, conclude. Il BSF Systematic ESG World Equity Fund è una soluzione long-only che permette di accedere alle competenze del team attraverso un portafoglio azionario globale di circa 200-700 titoli. Mira a sovraperformare il benchmark MSCI World mantenendo un livello di tracking error controllato (1-3%) e dando enfasi ai fattori ESG.
4/15Ancora prospettive solide per il settore sanitario e, più in particolare, per l'oncologia. A sostenerlo è Matthieu David. "Le valutazioni sono molto ragionevoli e offrono opportunità interessanti. I dati clinici positivi continueranno a sostenere la crescita, soprattutto in considerazione delle valutazioni interessanti. Le prospettive a breve e medio termine dipendono comunque fortemente dalla situazione macroeconomica, che sta gradualmente diventando più costruttiva per i settori difensivi in crescita, come quello sanitario", dice l'esperto.
Per queste ragioni David segnala il Candriam Equities L Oncology Impact. "La strategia si propone di individuare quelle soluzioni innovative in grado di cambiare il modo di trattare la patologia, investendo in società che sviluppano prodotti e servizi per la cura del cancro, negli ambiti diagnostico, di profilazione e terapico. Inoltre, in linea con la nostra forte attenzione all’impact investing, la strategia si distingue per il suo “doppio impatto” offrendo agli investitori l'opportunità di avvalersi di un fondo che oltre ad un impatto positivo diretto sul fronte sociale, devolve il 10% delle commissioni di gestione del fondo, a sostegno delle attività di ricerca sul cancro svolte dai principali istituti europei attivi nel settore", spiega.
5/15Una crescita a lungo termine del capitale e del reddito investendo principalmente in titoli azionari statunitensi che storicamente distribuiscono dividendi. Questo è il mix che contraddistingue il Capital Group Investment Company of America, strategia lanciata nel dicembre 1933, con oltre 168 miliardi di dollari di AuM e gestita da 9 gestori di portafoglio con un'esperienza media di 30 anni negli investimenti e di 26 anni in Capital Group.
"Con un track record di 90 anni, la strategia ha attraversato 22 cicli elettorali, e il 23esimo è in arrivo quest'anno. Ha un approccio bilanciato e attivo alla crescita e al reddito, con un portafoglio bottom-up che investe in un’ampia gamma di società in grado di fornire una crescita a lungo termine e fonti di reddito sostenibili. Combinando i diversi stili dei vari esperti che si occupano della gestione, la strategia è in grado di individuare in modo selettivo opportunità diversificate nello spettro della crescita e del reddito in settori quali Big Tech, beni di consumo voluttuari e industriali", commenta Matteo Astolfi.
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Due gruppi di fattori condizionano l'ottica di lungo termine con cui ci si approccia all'azionario. "Da un lato quelli economici, con una crescita incerta e un’inflazione non proprio al ribasso quando depurata della componente energetica, e geopolitici con le guerre e le tensioni in Europa, Medio Oriente e Asia; dall’altro i rischi (e le opportunità) legati a temi quali sicurezza informatica, intelligenza artificiale, interruzione delle catene di produzione, cambiamento climatico", spiega Alessandro Fonzi.
In questo contesto di incertezza, la strategia azionaria globale multi-tematica che l'esperto segnala è DPAM B Equities NEWGEMS Sustainable. "Essa investe in aziende innovative che traggono proprio un vantaggio da questi temi e dai relativi sotto-temi offrendo soluzioni sostenibili in termini di prodotti e servizi. La strategia investe a livello globale e in modo flessibile tra temi e sotto-temi, è diversificata anche per tipologia di crescita delle aziende, ed è una strategia liquida", dice.
Inoltre, l'esperto segnala che la strategia è stata in grado di navigare la volatilità degli ultimi due anni recuperando nel 2023 le perdite subite nel 2022.
7/15C'è chi intravede possibilità nelle infrastrutture. Questo perché il settore è in un ciclo di crescita secolare pluridecennale. "I Paesi sviluppati di tutto il mondo stanno aggiornando le infrastrutture esistenti e i Paesi emergenti stanno creando nuove infrastrutture a un ritmo più rapido per stare al passo con la domanda di una popolazione in crescita e dell'urbanizzazione. Ciò guida la crescita della base patrimoniale delle società di infrastrutture, offrendo agli investitori la possibilità di partecipare a un mercato in vera crescita e il potenziale di apprezzamento del capitale", spiega Michele Quinto che segnala il Legg Mason ClearBridge Infrastructure Value Fund. “Il nostro obiettivo sono i titoli infrastrutturali quotati come le azioni di elettricità, acqua, strade a pedaggio, ferrovie e compagnie aeroportuali di tutto il mondo. Gli investitori possono trarre vantaggio dalle interessanti caratteristiche dall’asset class infrastrutture, godendo al contempo dei vantaggi dei mercati quotati quali liquidità e commissioni più basse", dice l'esperto di Franklin Templeton.
Le caratteristiche principali del fondo sono un team di gestione dedicato, una gestione attiva e un benchmark unconstrained oltre all’integrazione ESG nel processo di investimento sin dall’inizio con la scelta di titoli azionari di società di infrastrutture quotate scondo una prospettiva di lungo termine e orientata alla sostenibilità. "Per gli investitori che cercano protezione dall'inflazione, diversificazione globale e reddito affidabile, i titoli infrastrutturali possono fungere da efficace diversificatore in un portafoglio, data la sua minore correlazione con le classi di attività tradizionali e può offrire agli investitori il potenziale per una minore volatilità, flussi di cassa stabili, protezione dall'inflazione e crescita del capitale", spiega.
8/15Un focus sull'India per Loredana La Pace. "I dati macroeconomici dell’India continuano a rimanere forti e stabili, con una crescita del PIL che probabilmente resterà solida nel 2024, attestandosi intorno al 6,2 per cento. I fondamentali sono sostenuti da una forte stabilità a livello macroeconomico, una buona visibilità e crescita degli utili nei prossimi cinque anni", dice l'esperta. Inoltre, la crescita sarà guidata da una ripresa delle spese in conto capitale, dalla riduzione dell’indebitamento dei bilanci aziendali, dall’attuazione di riforme strutturali, dallo sviluppo di nuove storie di consumo guidate dalle generazioni più giovani, dall’urbanizzazione e da un continuo flusso di investimento da parte degli investitori locali retail. "Si prevede che gli utili dell’MSCI India cresceranno rispettivamente del 14%/15% per il 2024/2025, sostenuti da una crescita economica resiliente", ammette.
E dunque l'esperta consiglia di scegliere il Goldman Sachs India Equity Portfolio. "Un team locale con approccio “all-cap” di lungo termine. Esperto e basato localmente in India che adotta un approccio all-cap, high conviction, bottom-up, e senza particolari vincoli con l'obiettivo di cogliere le inefficienze sul mercato azionario indiano", commenta.
Non solo, la strategia ha un’allocazione di circa il 50% del portafoglio in società a piccola e media capitalizzazione potenzialmente in grado di generare un maggior livello di alfa ed un’esposizione a temi emergenti come la digitalizzazione e la diversificazione delle catene di fornitura, con una partecipazione attiva alle IPO (partecipazione a 70 IPO dal 2015).
Infine, il Goldman Sachs India Equity Portfolio ha storicamente generato alfa in maniera consistente "equamente distribuito tra settori, segmenti di capitalizzazione di mercato e condizioni di mercato, principalmente guidato dalla selezione dei titoli", chiosa l'esperta.
9/15Cogliere le migliori opportunità che si possono presentare nei diversi cicli economici con una filosofia di gestione agnostica. Sono queste due delle caratteristiche del Janus Henderson Pan European Fund indicato da Federico Pons per il 2024.
"Lanciato nel 2000, può contare oggi su un team di investimento tra i più longevi e riconosciuti sul mercato. . Non abbraccia uno stile specifico (growth o value) e i gestori riescono a sfruttare quindi le opportunità che emergono in ogni condizione di mercato. Un track record solido e persistente contraddistingue quindi i risultati del team. Nel costruire il portafoglio, i gestori selezionano titoli di società large cap legate a tematiche settoriali per investire in quelli che ritengono essere i trend più importanti di crescita di lungo periodo. A queste, vengono affiancate, opportunisticamente, società mid-cap, alla ricerca di una ulteriore e diversificata fonte di rendimento", commenta.
Per il 2024 nell’azionario Europa, Pons prevede volatilità e un comportamento più erratico sui mercati, dove tutti sono focalizzati sulla potenziale recessione, sull'inflazione e sul quesito se i tassi d'interesse abbiano raggiunto il picco oppure no. "A prescindere se sarà un atterraggio morbido o di un atterraggio duro da un punto di vista economico, riteniamo che ci saranno turbolenze. Sfrutteremo la situazione come un'opportunità per acquistare le aziende che riteniamo essere destinate ad avere successo non solo nel 2024, ma in teoria anche nel prossimo decennio", spiega.
L'importante, a detta dell'esperto, è accedere a società quotate o nate in Europa, ma che di fatto hanno rilevanza globale, sono dominanti a livello mondiale in ciò che fanno e leader nei rispettivi settori. In Europa, infatti, oggi è possibile ottenere esposizione ad aziende leader globali a prezzi molto ragionevoli. "Spesso sono scambiate a sconto rispetto alle concorrenti statunitensi, che presentano quotazioni esose", conclude.
10/15Il futuro degli investimenti sostenibili è stato messo in discussione da più parti negli ultimi tempi. Ma al contrario, il team di Liontrust Sustainable Investment è più entusiasta delle prospettive dei temi e dei titoli sostenibili in cui investe rispetto al passato. “Le basi dei temi sostenibili si sono rafforzate in modo significativo”, dice l’International Sales director – Italy, Antonio Forte. “Negli Stati Uniti, l'Inflation Reduction Act (IRA) sta stanziando oltre 370 miliardi di dollari per le tecnologie pulite, l'efficienza energetica, le energie rinnovabili e l'aggiornamento delle infrastrutture di rete. Questo accelererà i temi già forti dell'efficienza delle risorse”, prosegue. “In Europa, il Fit for 55 punta al 55% di energia rinnovabile entro il 2030, mentre la Cina ha ambizioni audaci in materia di veicoli elettrici ed energia pulita (50% di veicoli elettrici entro il 2030 rispetto all'attuale 21% e 33% di elettricità rinnovabile entro il 2025)”, aggiunge.
Sulla base di questi fattori, Forte segnala il GF Sustainable Future US Growth Fund, gestito da Chris Foster, Simon Clements e Peter Michaelis. Detiene un numero di titoli compreso tra 35 e 55 ed è classificato come articolo 9 secondo la Sfdr. “Investe in alcune delle società più innovative del mondo e sfrutta le opportunità di investimento sostenibile nel mercato statunitense”, spiega. “La sostenibilità negli Stati Uniti è in ritardo di circa 10 anni rispetto all'Europa e al Regno Unito e, pertanto, la crescita potenziale degli asset in questo settore nel lungo periodo è molto forte”, dice. “Negli Stati Uniti vi è anche la potenziale opportunità di adottare la divulgazione delle questioni ESG. Il fondo punta perciò a collaborare con le società statunitensi per migliorare questo aspetto”, conclude Forte.
11/15Sul fronte azionario M&G Investments predilige società esposte a temi strutturali di lungo termine come l’economia a basse emissioni di carbonio, che secondo la view del gestore continuerà ad attrarre capitali anche nel contesto di un rallentamento della domanda globale.
“Con l’M&G (Lux) Global Sustain Paris Aligned Fund siamo stati tra i primi a rendere disponibile sul mercato un fondo di investimento a gestione attiva allineato agli Accordi di Parigi. La strategia, articolo 9, presenta un portafoglio concentrato di 30 azioni di società globali tutte attivamente impegnate nel raggiungimento del net zero entro il 2050. Ideale per la parte sostenibile del portafoglio, vanta un lungo track record di eccellenza e un team di investimento di grande esperienza”, spiega Andrea Orsi.
12/15Lo scenario centrale che prevede Marco Barindelli è un “atterraggio morbido” e una continuazione del movimento di disinflazione che giustifica un rilassamento della politica monetaria a metà del 2024. "La fine del ciclo di riduzione delle scorte a livello globale giustificherebbe un rimbalzo della produzione nella seconda metà. Le valutazioni non pienamente favorevoli sono parzialmente compensate da una dinamica di revisioni interessanti degli utili e da un movimento positivo di diminuzioni dei tassi reali che supporta, a nostro avviso, le azioni growth", dice.
Pertanto, l'esperto si dice positivo sul fondo Mirova Global Sustainable Equity, classificato SFDR art. 9, il fondo investe in aziende internazionali che sono positivamente esposte ai temi dello sviluppo sostenibile.
"Utilizza un approccio tematico originale basato su tendenze a lungo termine per identificare opportunità di investimento in tutta la catena del valore e in tutti i settori. Seleziona le aziende con un approccio orientato alla ricerca della crescita a lungo termine, sulla base di un'analisi finanziaria approfondita che valuta il posizionamento strategico e la robustezza finanziaria", conclude.
13/15Per l’azionario, gli ultimi tempi sono stati contraddistinti dall’assoluto protagonismo del settore tecnologico degli Stati Uniti. I "Magnifici 7", (i titoli di Nvidia, Tesla, Meta Platforms, Apple, Amazon, Microsoft e Alphabet) sono stati i responsabili della gran parte dei rendimenti azionari globali del 2023, e la loro capitalizzazione è superiore a quella di Regno Unito, Francia, Cina e Giappone messi insieme. “Storicamente, per quanto si tratti di realtà ancora valide, è inevitabile che a un certo punto la polarizzazione si riduca”, osserva Luca Tenani di Schroders. Per questo motivo l’esperto ritiene che gli investitori debbano contemplare una maggiore diversificazione geografica e settoriale e più attenzione alle implicazioni di trend strutturali come la deglobalizzazione, la decarbonizzazione e i cambiamenti demografici.
“Inoltre, in un contesto di tassi d'interesse elevati, le valutazioni contano molto di più”, aggiunge. “A nostro avviso, bisogna quindi concentrarsi sui prezzi o, più precisamente, sul ‘value for money’, individuando aree sottovalutate di crescita strutturale”, prosegue. “È con questi propositi che Schroder ISF Global Equity adotta un approccio trasversale e di portata globale capace di spaziare tra settori, stili e aree geografiche. La selezione dei titoli è focalizzata sulla ricerca di gap di crescita di lungo periodo, ovvero di aziende la cui stima degli utili non è ancora percepita dal mercato ma che presentano un vantaggio competitivo duraturo”, conclude
14/15Nella gamma Vanguard il FTSE All World Ucits ETF rappresenta lo strumento più immediato per esporsi ai mercati azionari sia sviluppati sia emergenti. “Le masse di questo ETF sono cresciute molto negli ultimi anni e sfiorano ora i 20 miliardi di euro”, afferma Diana Lazzati, head of Intermediary Wholesale.
“Essendo indicizzato a FTSE, presenta caratteristiche disitintive interessanti”, continua. “In primo luogo, come per tutti gli indici FTSE, la diversificazione è estremamente elevata, essendo composto da circa 3.700 titoli sottostanti. Inoltre, l’ETF permette di esporsi, seppur in minima parte, anche ad aziende di media e piccola capitalizzazione, vale a dire un segmento di mercato con potenzialmente interessanti propettive di crescita”, dichiara.
15/15Allianz Global Investors Fund - Allianz Global Sustainability IT EUR
ISIN: LU1728567212
Categoria Morningstar: Global Large-Cap Blend Equity
Società: Allianz Global Investors (AllianzGI)
CPR Invest - Global Disruptive Opportunities Class I EUR Acc
ISIN: LU1530899811
Categoria Morningstar: Global Large-Cap Growth Equity
Società: Amundi
Candriam Equities L Oncology Impact I USD Cap
ISIN: LU1864482358
Categoria Morningstar: Sector Equity Healthcare
Società: Candriam
DPAM B - Equities NewGems Sustainable W Cap
ISIN: BE6246061376
Categoria Morningstar: Global Large-Cap Growth Equity
Società: DPAM
Janus Henderson Pan European Fund X2 EUR
ISIN: LU0135928025
Categoria Morningstar: Europe Large-Cap Blend Equity
Società: Janus Henderson Investors
Liontrust GF Sustainable Future US Growth Fund A5 EUR Acc
ISIN: IE0006AJXVX6
Categoria Morningstar: US Large-Cap Growth Equity
Società: Liontrust
M&G (Lux) Global Sustain Paris Aligned Fund EUR CI Acc
ISIN: LU1797816979
Categoria Morningstar: Global Large-Cap Blend Equity
Società: M&G Investments
Mirova Funds - Mirova Global Sustainable Equity Fund I/A (EUR)
ISIN: LU0914729453
Categoria Morningstar: Global Large-Cap Growth Equity
Società: Natixis Investment Managers