Regolamentazione finanziaria

In un comunicato congiunto, organizzazioni come l'EFAMA chiedono di compiere progressi nella creazione di un'unione europea dei risparmi e degli investimenti. “Così com'è, la Retail Investment Strategy non raggiungerà il suo obiettivo di aumentare la partecipazione nei mercati dei capitali europei”, affermano.

L'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati raccomanda che la migrazione al T+1 avvenga simultaneamente per tutti gli strumenti rilevanti e sia raggiunta entro il quarto trimestre del 2027. Entità come l'EFAMA approvano questa tempistica.

Nella sesta tappa del FundsPeople Selector Roadshow di Lugano gli asset manager e i fund selector presenti si sono confrontati sull’attuale regolamentazione del sistema finanziario evidenziando i punti di forza e di debolezza della normativa.

Si è svolto ieri a Milano l’incontro annuale dell’autorità con il mercato finanziario. Necessaria la tutela del risparmio e il suo incanalamento “verso il finanziamento delle attività produttive”.

L’autorità UE ha fissato una serie di impegni rivolti alle NCAs, alla Commissione, ai partecipanti ai mercati finanziari e all’ESMA stessa. Nel documento, riconosciuti due tipi di greenwashing: intenzionale e legato al verificarsi di casi di violazione di requisiti di sostenibilità.

L’Autorità europea ha diffuso una dichiarazione per guidare le società in modo da garantire la conformità agli obblighi della MiFID II e la salvaguardia degli interessi degli investitori.

Il 14 maggio ESMA ha pubblicato il final report con le linee guida sui nomi dei fondi “ESG”. Obiettivo? Proteggere il cliente finale dal greenwashing, ma potrebbero esserci impatti sulla comunicazione e sulla specializzazione ESG degli stessi asset manager.

L’ESMA ha pubblicato le linee guida sulla nomenclatura dei fondi che utilizzano vocaboli ESG o legati alla sostenibilità.

L'autorità di regolamentazione afferma di avere un punto di vista leggermente diverso sugli standard tecnici di regolamentazione rispetto alla Commissione europea.

La posizione del Parlamento europeo assicura che i singoli investitori mantengano l'accesso a una consulenza finanziaria personale, professionale e conveniente. "Sosteniamo con forza l'abbandono dei benchmark europei", dicono da EFAMA.

“Individua correttamente che per rilanciare i mercati dei capitali dell’Unione, un miglior collegamento tra l'economia reale e i risparmi europei sarà un fattore chiave di successo”, spiegano dall’associazione.

Il Disegno di legge in vigore dal 27 marzo apporta alcune novità al settore delle casse di previdenza
(che diventano investitori qualificati) e in termini di regolazione delle Sicaf.